Attualmente l'Anafi conta più di un milione di vacche iscritte in circa 14.000 allevamenti con risultati quali-quantitativi di tutto rispetto. Tra le principali attività che hanno caratterizzato l’associazione nel 2006 si possono ricordare la messa a punto delle linee guida che caratterizzeranno il lavoro del comitato direttivo nel prossimo triennio, la riorganizzazione interna degli uffici tesa ad ottimizzare le risorse umane aumentandone l’efficienza, la progettazione di un nuovo centro genetico più rispondente alle esigenze del sistema allevatoriale, l’inizio di un percorso di revisione dei regolamenti che regolano l’attività dell’associazione (mostre, esperti e giudici) e di un nuovo programma di selezione più razionale e maggiormente finalizzato, oltre alle innumerevoli attività progettuali con università ed enti di ricerca. Non vanno poi dimenticate la svolta in ambito internazionale ed europeo e l’attività giovanile che in pochissimo tempo ha raggiunto risultati da guinness (1000 giovani iscritti in 26 club provinciali).
Il 2007 segna un ulteriore passo in avanti per la ripresa della genetica italiana, considerati i dati relativi agli incrementi delle vendite all’estero, ma soprattutto sarà l’anno nel quale si raccoglieranno i frutti delle scelte tecniche Anafi per i giovani tori avviati alle prove di progenie per PFT. Segnali tangibili ed incoraggianti sono già visibili con la presenza di diversi riproduttori italiani nelle classifiche internazionali. Con l’uscita di maggio si sono infatti resi disponibili, ai vertici delle classifiche, nuovi tori figli della genetica italiana a conferma della validità del lavoro selettivo indirizzato dall’Anafi negli ultimi anni.
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Fonte: Anafi-Associazione nazionale allevatori frisona italiana