Con l'arrivo dell'estate arrivano anche i pericoli per il mais, ovvero diabrotica e piralide. Il primo attacco di piralide, lepidottero tra i principali fitofagi del mais, è già in atto.

È provvidenziale intervenire tempestivamente con i trampoli (attrezzature speciali che intervengono sovrastando le colture vegetali in campo, ndr) – ammonisce Marco Speziali, presidente di Apima Mantova – perché quest’anno le piante sono molto deboli, a causa di un concatenarsi di fattori: le semine tardive e il maltempo che ha imperversato fino al 10 giugno, al quale hanno fatto seguito improvvise esplosioni di calore”.
Il rischio di un’attesa potrebbe influire negativamente su un’annata già compromessa in partenza.
“Ad oggi – prosegue il sindacato degli agromeccanici e agricoltori mantovani – dalle prime stime in campo è possibile ipotizzare un calo della massa vegetativa fra il 20 e il 40 per cento rispetto agli standard di crescita media”.

Pur essendo una diagnosi precoce, “le conseguenze di un minore sviluppo delle piante potrebbero ripercuotersi anche sulle pannocchie, che rappresentano pur sempre l’espressione fruttifera delle piante”.