La Toscana ha aggiornato il piano di eradicazione per i casi di colpo di fuoco batterico accertati nel 2021 in provincia di Arezzo.
La scoperta del focolaio fu fatta durante un campionamento eseguito a fine 2020 in un frutteto di peri e confermata a fine gennaio 2021 dopo che le analisi di laboratorio hanno accertato la presenza del batterio Erwinia amylovora, responsabile della grave malattia delle pomacee che porta al veloce deperimento e quindi alla morte delle piante.
L'attivazione del piano di eradicazione, prevista per legge in questi casi, fu immediata, con la distruzione delle piante infette, l'individuazione di una zona delimitata e di una zona cuscinetto, la prescrizione di trattamenti obbligatori e la limitazione allo spostamento degli alveari.
Ora il Servizio Fitosanitario regionale ha modificato alcuni punti riguardanti la distruzione o il conferimento dei residui vegetali e la movimentazione degli alveari.
In particolare la distruzione dei residui vegetali deve essere attuata mediante abbruciamento, conformemente alla normativa vigente in materia ambientale e antincendio, previa copertura con telo plastificato impermeabile.
In alternativa è stata introdotta la possibilità del conferimento del materiale vegetale a ditte specializzate che attuano adeguate procedure di trattamento termico che deve essere opportunamente documentato.
Per quanto riguarda lo spostamento degli alveari - dal momento che le api possono essere un vettore del batterio - è vietata la movimentazione degli alveari fuori dalla zona delimitata fino al 30 aprile 2023, e non fino al 30 aprile 2022 come era stato scritto erroneamente.
Dal 1 maggio al 30 giugno 2023 invece sarà possibile spostare gli alveari dalla zona delimitata, ma prima devono essere chiusi per 48 ore, oppure devono essere chiusi per 24 ore e trattati con farmaci veterinari a base di acido ossalico.
Tutte le altre disposizioni restano invece uguali, comprese le zone dell'area delimitata e delle zone cuscinetto.
Nello specifico resta vietato il trasporto fuori dall'area delimitata di piante infette o loro parti e resta obbligatoria la disinfezione dei materiali, dei contenitori, degli utensili, delle attrezzature e delle macchine venute a contatto con materiale infetto.
Inoltre le fioriture secondarie devono essere asportate tempestivamente e, nell'area delimitata sui meli e sui peri devono essere effettuati i seguenti trattamenti obbligatori:
- almeno 1 intervento con sali di rame, prima della ripresa vegetativa, sui cancri attivi;
- almeno 2 interventi con acibenzolar-s-methyl o laminarina, a partire da quando è presente tessuto verde in assorbimento attivo;
- almeno 2 interventi con Bacillus subtilis o Aureobasidium pullulans o Bacillus amyloliquefaciens, a partire dalla fioritura;
- 1 intervento con sali di rame, dopo eventuali grandinate.
Resta poi l'obbligo per tutti gli operatori e per tutti i cittadini di segnalare al Servizio Fitosanitario regionale eventuali casi di infezione, anche sospetti.
Per maggiori informazioni scarica il piano di eradicazione aggiornato.