Di pari passo diminuiscono i principi attivi degli agrofarmaci di sintesi e le strategie From farm to fork e Biodiversity vogliono ridurne l'uso del 50% entro il 2030.
In questo contesto quanto importante è sapere se le biosoluzioni possono essere sviluppati, testati e utilizzati con le medesime logiche dei prodotti chimici?
Questa è la domanda che l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Ucsc) si è posta dopo anni di collaborazione con le ditte che producono prodotti fitosanitari di origine naturale. Il perché lo spiega Vittorio Rossi, professore di Patologia vegetale all'Ucsc: "Ci siamo resi conto che l'approccio alla messa a punto e al posizionamento tecnico di questi prodotti è spesso legato alle logiche che hanno guidato, in passato, il lavoro sui prodotti chimici. È invece necessario un cambio di paradigma, che deve partire da una conoscenza approfondita delle dinamiche del sistema colturale in cui la biosolution viene inserita".
L'utilizzo delle biosoluzioni è, infatti, ancora complicato. In risposta è stato lanciato un corso di alta formazione chiamato Biosolution Academy destinato agli esperti nello sviluppo di biosoluzioni per la difesa delle piante.
Il corso è stato presentato il 22 settembre 2021 durante una conferenza online grazie al contributo del direttore del corso, Vittorio Rossi, e ai saluti del preside della facoltà di Scienze agrarie, ambientali e forestali dell'Ucsc, Marco Trevisan.
L'innovazione in agricoltura è il pane quotidiano di AgroNotizie, per questo motivo sarà media partner di Biosolution Academy, allo scopo di divulgare i passi in avanti che si stanno facendo nello studio delle biosoluzioni innovative e alternative.
Il corso di alta formazione nel dettaglio
Il corso vuole formare esperti di alto livello nello sviluppo di alternative ai prodotti chimici di sintesi per la difesa delle piante dagli organismi dannosi (biosolution) ed è destinato a dipendenti di aziende che producono e/o commercializzano biosoluzioni, agronomi e consulenti e studenti di corsi di laurea magistrale e di dottorati di ricerca.Ma quali sono le biosoluzioni di cui si parlerà al corso? Vittorio Rossi ci spiega che "nel contesto dell'Academy sono tutti i prodotti fitosanitari di origine naturale, diversi dai prodotti di sintesi. Quindi: prodotti di origine minerale, animale e vegetale, micro e macrorganismi utili per il controllo di patogeni e artropodi dannosi, indipendentemente dal loro modo d'azione, che sia diretto sul patogeno o mediato da un induzione di resistenza nella pianta".
Mappa delle biosoluzioni
(Fonte foto: Biosolution Academy)
Gli obiettivi del corso sono:
- contribuire alla formazione di una nuova figura professionale, che guarda alle biosolution per la protezione delle piante con una visione a 360 gradi, con un approccio di sistema e, allo stesso tempo, fortemente focalizzato sul target;
- formare una figura professionale che possa rivestire un ruolo chiave nel settore della ricerca e sviluppo presso le ditte produttrici, nel migliore posizionamento tecnico dei prodotti in un contesto di agricoltura integrata e biologica, come pure nella comunicazione e marketing dei prodotti stessi;
- adottare una didattica innovativa ed esperienziale, con la collaborazione delle aziende del settore, delle migliori competenze dalla ricerca universitaria e dal mondo professionale, con il coinvolgimento di testimonial e lo sviluppo di casi studio innovativi.
Il programma del corso
Il corso è partito a settembre 2021 e terminerà a giugno 2022 per un totale di duecento ore formative suddivise in:
- 128 ore di lezioni frontali in presenza;
- cinquanta ore di lavori di gruppo su casi studio innovativi;
- 22 ore di webinar.
Citando alcuni casi di successo, verranno ripercorse le tappe di ricerca e sviluppo che hanno portato a definire il migliore posizionamento tecnico del prodotto, le eventuali problematiche relative alle formulazioni e gli aspetti di marketing.
"Dopo aver studiato le soluzioni occorre comunicarle al mercato, valorizzarle e collocarle in un sistema che sta intorno all'azienda" ha sottolineato Edoardo Fornari, professore di Marketing all'Ucsc. Il direttore del corso aggiunge: "L'Academy non intende formare esperti di marketing, bensì dare ai partecipanti gli elementi chiave per interagire in modo costruttivo con gli addetti al marketing, in modo da poter inserire, se del caso, elementi tecnici nella comunicazione relativa alle biosolution.
Questo è un aspetto molto importante, perché può accadere che vengano effettuate campagne di promozione dei prodotti che creano aspettative che poi i prodotti stessi non possono, per loro natura, soddisfare".
In particolare il programma del corso è suddiviso in:
- la pianta ospite e le sfere d'interazione con gli organismi dannosi: richiami di botanica e fisiologia;
- gli organismi dannosi nelle sfere d'interazione: categorie, strutture ed ecologia;
- i microrganismi come agenti di biocontrollo: principali generi e specie, biologia e meccanismi d'azione, ceppi multifunzionali e molecole bioattive;
- nematodi e microrganismi entomopatogeni;
- artropodi per la lotta biologica: predatori e parassitoidi;
- feromoni e altri semiochimici per il controllo dei fitofagi;
- rame e altri prodotti di origine minerale;
- prodotti di origine vegetale;
- induttori di resistenza;
- strategie d'impiego delle biosolution per il controllo dei patogeni;
- metodi della lotta biologica agli insetti dannosi;
- le formulazioni e le biosolution;
- metodi di distribuzione;
- illustrazione di casi di successo;
- elementi di marketing delle biosolution;
- processi per la registrazione;
- buone pratiche sperimentali per le biosolution.
Il comitato scientifico, d'indirizzo e organizzativo
Il comitato scientifico è composto da esperti del settore: Marco Trevisan, professore di Chimica agraria e ambientale e preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Ucsc; Vittorio Rossi, professore di Patologia vegetale all'Ucsc con esperienza nella protezione sostenibile delle colture e direttore di Biosolution Academy; Edoardo Fornari, professore di Marketing all'Ucsc; Alberto Alma, professore di Entomologia generale e applicata all'Università di Torino.Il comitato d'indirizzo è formato dai rappresentanti delle aziende che producono biosolution e che hanno aderito all'Academy. "Il ruolo di questo comitato è molto importante per dare un indirizzo pratico applicativo alle diverse attività e per far si che il corso risponda alle esigenze delle aziende produttrici di biosolution", spiega il direttore del corso.
Il comitato organizzativo invece ha come compito quello di organizzare tutti gli aspetti pratici del corso. È composto da Tito Caffi, professore di Patologia vegetale all'Ucsc; Giacomo Finotto, esperto in alta formazione; Giorgia Fedele, ricercatrice e Federica Bove, dottore di ricerca.
Partner e Patrocini
Il corso di alta formazione è sponsorizzato da diverse aziende del settore: Federchimica Agrofarma, Bayer, Gowan, Syngenta, Upl, Corteva Agriscience ed è patrocinato dall'Associazione italiana per la protezione delle piante (Aipp), dalla Federazione italiana delle società di servizi di sperimentazione in agricoltura (Fisssa), dalla Società italiana di nematologia (Sin), dalla Società entomologica italiana (Sei) e dalla Società italiana di patologia vegetale (Sipav).Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al corso o contatta Claudia Vacchelli al numero 0523599393 e all'email: claudia.vacchelli@unicatt.it. Per informazioni di carattere tecnico scientifico sul corso contattare: biosolution.academy@unicatt.it.
Biosolution Academy è il corso per la formazione di esperti di alto livello nello sviluppo di alternative ai prodotti chimici di sintesi per la difesa delle piante dagli organismi dannosi (biosolution). È organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e si rivolge a dipendenti di aziende che producono e commercializzano biosolution, agronomi, consulenti e studenti.
Obiettivo di Biosolution Academy è quello di formare una nuova figura professionale, che guarda alle biosolution con una conoscenza profonda e trasversale. L'Academy sarà organizzata tramite una didattica innovativa ed esperienziale, con la collaborazione delle aziende del settore, delle migliori competenze dalla ricerca universitaria e dal mondo professionale.
Per informazioni ed iscrizioni visita la pagina del corso.
AgroNotizie è media partner del corso.