La professionalità dei tecnici ha consentito di gestire in modo sufficientemente equilibrato la difesa fitosanitaria delle drupacee nel corso del 2018 e del 2019.

Le problematiche non sono mancate, ed in particolare va segnalata come sia in crescita costante la diffusione della cimice asiatica che, senza toccare la drammaticità dei danni su pero, sta trovando un habitat particolarmente gradito nelle drupacee e nelle pesche in particolare, mentre andamenti climatici particolari hanno favorito lo sviluppo di diverse avversità.

Questo è quello emerso nel corso del convegno sul "Bilancio fitosanitario delle drupacee" che, organizzato da Aipp, Giornate fitopatologiche, Regione Veneto e Università di Padova (Dafnae), si è tenuto lo scorso 10 ottobre presso il Polo Agripolis di Veneto agricoltura all'interno dell'Università di Padova a Legnaro.

Nel corso del convegno è stato esaminato il "Bilancio fitosanitario delle drupacee" nelle regioni Emilia Romagna (a cura di Gabriele Marani, Davide Dradi e Silvia Paolini), Veneto (a cura di Alessio Giacopini e Sergio Carraro), Piemonte (a cura di Lorenzo Berra), Lombardia ( a cura di Paolo Culatti) e della Provincia di Trento (a cura di Angela Gottardello).

Da segnalare che in Lombardia, a seguito dei monitoraggi su alcune decine di miglia di piante, negli ultimi anni si sono ritrovati alcuni focolai di Aromia bungii, cerambice particolarmente pericoloso su pesco e albicocco, che sono stati tempestivamente eliminati.


Pesco

Per il pesco, pur con sfumature diverse, in tutte le regioni si sono determinate situazioni abbastanza omogenee che hanno riguardato:
  • in forte aumento e sempre più preoccupanti i danni determinati dalle cimici asiatiche che in taluni casi sono stati superiori anche all'80%; le strategie di difesa si sono dovute ridefinire aumentando sensibilmente il numero dei trattamenti;
  • particolarmente problematico è stato, specie in Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, il contenimento delle forficule;
  • specie in Emilia, Veneto e Piemonte, in aumento la presenza degli afidi che hanno reso necessari anche due-tre interventi nel corso del 2019; la strategia di difesa è in fase di rimodulazione dopo il ritiro dal mercato dei neonicotinoidi di riferimento, ma l'andamento piovoso del 2019 è stato sicuramente predisponente alle re-infestazioni che hanno reso necessari numerosi interventi correttivi;
  • in Piemonte osservata in ripresa l'Anarsia, mentre la confusione sessuale ha ben contenuto la Cydia molesta;
  • in Lombardia la difesa dalle crittogame non ha manifesto particolari criticità, mentre nelle altre regioni si evidenzia:
    • problematica, a seconda dell'andamento delle precipitazioni primaverili, la difesa delle batteriosi;
    • impegnativa la difesa della monilia, ma mentre nel 2018 i danni sono stati evidenti, l'estate 2019, particolarmente calda, ha indirettamente limitato i danni alla raccolta;
    • sempre problematica la Sharka in Piemonte ed Emilia Romagna;
    • di non facile risoluzione il contenimento dei cancri rameali in Emilia Romagna.


Albicocco

  • Particolarmente diffuse le batteriosi, specie nel 2019. I trattamenti eseguiti con prodotti rameici hanno limitato i problemi, rimanendo, pur con una certa difficoltà, nei limiti previsti dalle etichette;
  • sempre presente la monilia con difficoltà nella difesa; maggiori criticità nel 2019 a causa dell'avverso andamento climatico del periodo primaverile;
  • in Veneto il particolare andamento piovoso della primavera del 2019 ha inoltre favorito la presenza del corineo e del nerume;
  • tra i fitofagi, comune nelle varie regioni la preoccupazione per il difficile contenimento delle forficule;
  • in Emilia Romagna sia per il 2018 che per il 2019 si segnalano criticità per la cimice asiatica e la Contarinia;
  • in varie regioni ancora problematica la Sharka.


Susino

  • Sempre critica la difesa dalla Cydia funebrana, anche se il ricorso alla confusione sessuale e il corretto impiego dei prodotti fitosanitari disponibili, specie sulla prima generazione, hanno consentito di contenere adeguatamente l'avversità;
  • problemi nel contenimento dell'Eulia in Piemonte;
  • da segnalare in Emilia Romagna il ritorno della Metcalfa, del ragnetto rosso e delle cocciniglie, specie nel 2018;
  • in Veneto da segnalare problemi di batteriosi nel 2019.


Ciliegio

  • Problematica la difesa dalla monilia; si segnalano danni, in alcuni casi devastanti, nel 2019 specie in Emilia Romagna, Piemonte, Trentino e Veneto, ma anche il 2018 non è stato semplice in Emilia Romagna e Veneto;
  • tra le crittogame sono inoltre da segnalare: nel 2018 il corineo, in Piemonte, e le cilindrosporiosi, in Piemonte ed Emilia Romagna e, nel 2019, le batteriosi;
  • tra i fitofagi problemi importanti provocati dalla cimice nel 2019 in Piemonte e, limitatamente al biologico, in Emilia Romagna;
  • fitofago di riferimento la Drosophila il cui contenimento è stato problematico nel 2018 e, tendenzialmente, in misura meno accentuata nel 2019; critica la situazione nel 2019 sulle cvs tardive in Veneto e Trentino;
  • la mosca è uno dei principali fitofagi di riferimento; criticità in Trentino, Piemonte e, in misura minore, in Emilia Romagna;
  • da segnalare la presenza in alcune aree di afidi, eriofidi e acari.
  • il difficile controllo dei fitofagi ha reso necessario in molte regioni il ricorso a reti antinsetto.


Controllo degli organismi nocivi da quarantena

In Lombardia si evidenzia la criticità dell'Aromia bungii, cerambice particolarmente pericoloso su pesco e albicocco; negli ultimi anni sono state monitorate alcune decine di migliaia di piante, con il ritrovamento di alcuni focolai che sono stati tempestivamente eliminati.


Scarica le relazioni del convegno sul "Bilancio fitosanitario delle drupacee"
Le drupacee in Trentino
 Drupacee - patogeni - Regione Piemonte
Drupacee - Regione Lombardia
Drupacee - fitofagi - Regione Emilia Romagna
Drupacee - crittogame - Regione Emilia Romagna
Pesco, albicocco, susino - Regione Veneto
Drupacee (ciliegio) - Regione Veneto