Il 10° International Workshop on Fire Blight che si è svolto a Bologna dal 5 al 9 luglio scorsi, ha rappresentato l'occasione per fare il punto sulle varie tematiche correlate al Colpo di fuoco batterico causato da Erwinia amylovora.
In merito alle strategie di difesa dal batterio è emerso chiaramente, dalle relazioni presentate da relatori provenienti da tutto il mondo, il ruolo ormai accertato degli agenti di biocontrollo comunemente definiti antagonisti.
Tra i vari microrganismi benefici dotati di attività antagonista, in grado cioè di ostacolare lo sviluppo della malattia, Bacillus subtilis ceppo BSF4 è da anni sperimentato e utilizzato con buoni risultati anche in pieno campo.
In occasione della manifestazione convegnistica, Agribiotec era presente con un proprio spazio espositivo e ha presentato i risultati di valutazioni pratico-applicative condotte in aziende frutticole del Modenese oggetto di gravi e diffusi attacchi di colpo di fuoco batterico manifestatisi negli ultimi anni. In sintesi, si è operato su peri cv Abate Fétel, Decana del Comizio, Conference, William e William rossa, di età variabile da 5 a 9 anni, dove Bacillus subtilis BSF4 è stato applicato con attrezzature aziendali secondo cadenze rapportate all'andamento climatico.
Aldilà dei promettenti risultati scaturiti da mere osservazioni visive durante la stagione vegetativa, sono stati conteggiati il numero di tagli effettuati dalle aziende nelle 2 rimonde estive e la biomassa complessiva degli organi vegetali infetti ed asportati.
I risultati ottenuti nelle ampie parcelle trattate con Bacillus subtilis sono stati messi a confronto con quelli ottenuti dove sono stati eseguiti trattamenti a base di propoli, vista l'impossibilità di mantenere un controllo non trattato in queste aziende con forte pressione di infezioni naturali.
Il numero di tagli effettuati sugli alberi di controllo delle diverse cultivar trattati con "propoli" è risultato circa 3 volte superiore a quello dei tagli sugli alberi trattati con BSF4 e la biomassa complessiva superiore di circa 3-4 volte.
Nella sessione "Fire Blight control strategies" sono stati inoltre presentati al convegno studi sperimentali eseguiti dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali (Di.STA) - Patologia Vegetale dell'Università di Bologna su astoni di pero "Abate Fétel" per saggiare sia diversi prodotti chimici ad azione diretta e/o inducenti resistenza, sia alcuni batteri antagonisti, tra cui il formulato commerciale a base di BSF4.
Questo antagonista, applicato due volte su germogli in attiva crescita (48 e 24 ore prima dell'inoculazione con Erwinia amylovora), ha confermato un buon livello di protezione dalle infezioni (82%). L'analoga verifica sperimentale di pieno campo impostata nel 2004 è tuttora in corso e i dati definitivi non sono ancora disponibili.
I risultati sin qui ottenuti sono di grande interesse per le prospettive offerte da questo tipo di profilassi del Colpo di fuoco batterico anche in frutteto, dove, in certe annate, le condizioni climatiche potrebbero essere favorevoli allo sviluppo di gravi infezioni primarie in periodo fiorale ma, soprattutto, durante la stagione vegetativa a seguito di traumi da agenti abiotici e biotici sui germogli.
Sulla base di questi promettenti risultati è possibile impostare una strategia di intervento in pereto basata su trattamenti durante la fioritura (1-2 applicazioni in funzione dell'andamento climatico) ed entro 24 ore da ogni evento potenzialmente favorevole all'avvio di cicli infettivi (temporali con forte vento e grandine, sbalzi termici, bagnature prolungate, ecc..).
Inoltre, vista l'importanza della profilassi con trattamenti eseguiti 24-48 ore prima dell'inoculazione con il patogeno, grandi vantaggi possono derivare dalle indicazioni offerte dai modelli previsionali messi a punto nell'ambito del sistema informativo territoriale fitosanitario dell'Emilia-Romagna.
Per informazioni: Agribiotec - Cavezzo (MO) - Telefono: 0535/46702
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Fonte: Agronotizie