Impegno a promuovere la ripresa economica, accelerando la transizione verso uno sviluppo ad alta efficienza energetica, bassa emissione di carbonio e innovazione tecnologica, affrontando la questione della povertà energetica.
Questo il primo dei  quattordici punti della dichiarazione finale che i ministri dell'Energia G8 hanno approvato al termine del G8 Energy e che sarà trasmessa al Vertice dell'Aquila 'al fine di contribuire', si legge nel documento, 'a una discussione proficua'.
I ministri dell'Energia portano così al Summit di luglio un'intesa condivisa dai rappresentanti di oltre l'80% dell'offerta e della domanda mondiale di energia.
'Abbiamo definito il piano d'azione e siamo giunti a importanti conclusioni', ha spiegato il ministro italiano per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Tra i punti chiave anche il rilancio dell'alleanza tra governi e imprese per  assicurare gli investimenti futuri, strategici per la sicurezza energetica. Fra gli obiettivi che sono stati condivisi nel corso del Vertice, ha spiegato Scajola, c'é anche la 'necessità di rafforzare il dialogo fra Paesi produttori e consumatori e le organizzazioni internazionali, che dovranno avere un ruolo più forte' e contribuire a identificare 'una nuova leadership in grado di assicurare stabilità e certezza dei mercati'.
'Abbiamo bisogno di una seconda rivoluzione industriale', ha spiegato il Segretario Usa per l'energia, Steven Chu, sottolineando che 'dopo quella che ha introdotto l'elettricità per migliorare le condizioni di vita, ne serve una seconda per ridurre l'utilizzo energetico e i consumi di anidride carbonica dei Paesi industrializzati e migliorare la crescita dei Paesi in via di sviluppo'. Con una particolare attenzione per l'Africa.
'E' necessario', ha detto il ministro Scajola, 'condividere una visione comune per un futuro più equo e iniziative che sostengano l'accesso all'energia per coloro che ne soffrono la mancanza: cioè più di un miliardo e 600 milioni di persone', secondo i dati del rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia.
Le conclusioni considerano poi maturi i tempi per 'cominciare il processo verso una piattaforma globale sulla tecnologia a basso impatto di CO2'.
E l'Ipecc, ovvero la Partnership Internazionale per la Cooperazione sull'Efficienza Energetica siglata nel corso del summit, è  'l passo principale in questa direzione'.
Tra i risultati del Vertice  anche la condivisione della preoccupazione per la volatilità dei prezzi nei mercati dell'energia. E, tra gli altri, ancora il tema dell’energia nucleare: nelle conclusioni del Vertice se ne riafferma 'il requisito fondamentale per un uso pacifico', sostenendo l'attività dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica.
'Continueremo a promuovere lo sviluppo di solidi trattati, standard e raccomandazioni internazionali, oltre a procedure di monitoraggio a livello nazionale e internazionale', si legge nel documento.
I Grandi hanno quindi incoraggiato i Paesi interessati 'a un uso civile dell'energia nucleare, impegnandosi in una collaborazione internazionale costruttiva'.