Sono già 28 gli impianti a biogas presenti nel Veneto che raccolgono circa 23 milioni di tonnellate all’anno di biomassa (di cui 6.5 milioni solo di liquame animale!): una tecnologia che consente di produrre 45 milioni di mc di biogas capaci di sviluppare 15,5 MegaWatt elettrici, riutilizzando ciò che comunemente invece si butta.
Imparare quindi a trasformare gli scarti agricoli in energia è oggi come oggi quasi indispensabile.
Ed è questo l’obiettivo del 2° 'Corso avanzato per la valorizzazione energetica di deiezioni zootecniche ed altri prodotti aziendali' organizzato da Veneto Agricoltura in programma per la prossima settimana, dal 30 settembre al 2 ottobre presso la Corte Benedettina di Legnaro (PD).
Un’opportunità per conoscere le potenzialità del biogas, fonte energetica alternativa e naturale che sfrutta la biomassa derivante da liquami, letami e scarti agricoli e agroalimentari per produrre energia, un’innovazione in grado altresì di abbattere costi e inquinamento.
Il corso è rivolto agli imprenditori, consulenti e collaboratori che operano nel settore e consiste in 3 giornate di lezioni frontali, tenute dagli esperti di Veneto Agricoltura, della Regione, dell’Università di Padova e di Udine, dal Centro Ricerche Produzioni Animali, il Centro Energie Rinnovabili - TIS/Renerctec e alcuni tecnici e progettisti di impianti di biogas.
A fine corso è prevista anche una giornata dedicata alla visita didattica presso un impianto per la produzione del biogas.
Il corso è gratuito e aperto ad un numero limitato di partecipanti: per ulteriori informazioni contattare il settore divulgazione di Veneto Agricoltura al tel. 049/8293920 o via e-mail: divulgazione.formazione@venetoagricoltura.org.