Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, per iniziativa del ministero dello Sviluppo economico, il decreto sull'efficienza e i servizi energetici che recepisce la direttiva europea in base alla quale l'Italia dovrà ridurre i consumi energetici del 10% entro il 2016.
'Abbiamo approvato il decreto elaborato nei mesi scorsi', ha detto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, 'visto che la direttiva europea andava recepita entro il 2 giugno'. Il Consiglio dei ministri ha tuttavia concordato di apportare con nuovo provvedimento in una delle prossime sedute alcuni miglioramenti significativi per semplificare ulteriormente le procedure per gli interventi di efficienza energetica ed estendere l’area di applicazione delle agevolazioni per gli impianti di produzione.
I miglioramenti riguarderanno in particolare: l’estensione della disciplina agevolata per gli impianti di produzione, alimentati con fonti rinnovabili o cogenerazioni ad alto rendimento, da 10 a 20 Megawatt elettrici, con facilitazioni agli scambi commerciali, nel rispetto dei principi del mercato e della concorrenza; maggiori semplificazioni all’utilizzo del fondo rotativo di 25 milioni di euro per incentivare gli investimenti di efficienza energetica; il rafforzamento dell’indirizzo e del controllo del ministero dello Sviluppo economico sull’attività dell’Enea (Ente per le nuove tecnologie, energia e ambiente) nel ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica (esplicitamente richiesta dalla direttiva europea) con il compito di verificare, anche attraverso la propria rete territoriale, l’efficacia degli investimenti e il rispetto degli obbiettivi di risparmio; ulteriori semplificazioni per la realizzazione di interventi di coibentazione e isolamento degli edifici, realizzazione di impianti solari e singoli generatori eolici di piccola dimensione e impianti di cogenerazione; migliore coordinamento tra lo Stato, che fisserà le linee generali, e le Regioni che le attueranno con proprie norme; maggiore efficacia dei 'certificati bianchi' (crediti ambientali a vantaggio delle imprese che effettuano investimenti di efficienza).