Gli studiosi dell'Università Massachussets-Ahmerst hanno scoperto come ottenere del carburante dalla cellulosa. Lo studio è apparso sulla rivista Chemistry & Sustainability, Energy & Materials e dimostra la possibilità di ottenere carburante a partire da biomasse sostenibili. Non stiamo parlando dell'etanolo, ma delle due più importanti componenti della benzina finora ancora non replicate in laboratorio: toluene e naftalene.
Portando ad alta temperatura il legno tramite un catalizzatore e riportandolo velocemente a temperature molto basse, si ottiene un prezioso liquido che contiene toluene e naftalene, che da soli costituiscono un quarto dei componenti della benzina. Gli altri componenti della benzina sono già noti e ampiamente riproducibili. Questo processo è ben meno dispendioso di energia rispetto alla produzione di etanolo e ben più sostenibile dal punto di vista ambientale, visto che possono esser utilizzati tutti gli scarti della lavorazione del legno e dei suoi derivati. Certo che se questo sistema fosse impiegato su scala mondiale non ci sarebbero i drammatici problemi dovuti agli aumenti dei prezzi degli alimenti che si traducono nel pericolo carestie per 100 milioni di persone, come la Fao (Food and agriculture organization of United Ntions) ha annunciato nello scorso weekend.
Questa pratica consentirebbe di destinare colture agricole alla sussistenza piuttosto che alla produzione di bioetanolo e allo stesso tempo permetterebbe la discesa del prezzo del petrolio, la cui recente impennata ha frenato l'economia mondiale.