Ad un giorno dal comunicato emanato dalla Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) unitamente alla Fao (Food and agriculture organisation of United Nations) nel quale si discuteva della necessità di spronare lo sviluppo del potenziale produttivo agricolo non utilizzato esistente nell'Europa orientale e nell'ex Unione Sovietica.
Infatti, sia la Bers che la Fao ritengono che ci sia un significativo potenziale di produzione agricola non sfruttato in questa zona, in particolare in Kazakistan, Russia e Ucraina. In questi Paesi negli ultimi anni circa 23 milioni di ettari di terreno agricolo sono stati ritirati dalla produzione, ed almeno 13 milioni di ettari potrebbero ritornare ad essere produttivi senza nessun costo ambientale aggiuntivo. In un discorso letto da Charles Riemenschneider, direttore del Centro Investimenti della Fao, il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha auspicato l'attuazione di misure coraggiose per aiutare a sbloccare il potenziale produttivo non sfruttato, facendo notare che le previsioni per la produzione cerealicola dei paesi della ex Unione Sovietica indicano un aumento del 7%, pari a 159 milioni di tonnellate, fra il 2007 e il 2016.
E la Russia, rappresentata da Vladimir Putin, non poteva che dire la sua. Infatti, il presidente uscente ha dichiarato in un incontro con alti rappresentanti della Duma che la Russia non può semplicemente essere un leader energetico, ma deve ritagliarsi un posto speciale anche tra i produttori di biocarburanti. E dei circa 20 milioni di ettari di terreni agricoli attualmente inattivi nella Federazione, dieci milioni dovrebbero essere utilizzati per la produzione di combustibile biologico .
'Considerando il significato di combustibile biologico, in costante crescita nel settore energetico a livello mondiale, una speciale attenzione verrà dedicata ai Paesi capaci di garantire la necessaria quantita di biocarburanti di approvvigionamento', ha detto Putin. Indicando oltre a Mosca, anche gli Stati Uniti, Canada, Australia e Brasile, ha continuato il leader del Cremlino: 'Certo, la Russia occupa un posto speciale tra questi Paesi'.