L'Istituto Agrario - Fondazione E. Mach di San Michele all'Adige in collaborazione con Cnr-Ivalsa ha attivato un programma di studio, finanziato dalla Cantina sociale di Avio, volto ad approfondire le possibilità di recupero e sfruttamento a fini energetici degli scarti di potatura generati dalla coltivazione dei vigneti.
Il progetto trae spunto dalla consapevolezza che le biomasse di provenienza agricola rappresentano una fonte potenziale di energia rinnovabile fino ad oggi poco valorizzata rispetto alle reali disponibilità, in un momento in cui le problematiche relative all'approvvigionamento, al consumo e ai costi energetici stanno avendo una crescente importanza non solo in ambito tecnico ma nell’intera opinione pubblica. Ne sono conferma le recenti decisioni maturate a livello europeo, già recepite o in fase di recepimento da parte di tutti gli Stati membri, che hanno dato nuovo impulso ad attività di ricerca e sviluppo di fonti energetiche alternative a quelle fossili, che attualmente coprono più dell’80% del fabbisogno europeo. La giornata dimostrativa del 12 febbraio si colloca nell'ambito del progetto e vuole essere un momento di divulgazione e di sensibilizzazione alle tematiche sopra esposte per gli operatori del settore.
Le macchine in prova
Verranno presentate in condizioni operative le principali attrezzature impiegate in Italia per il recupero dei sarmenti. Oltre a un ranghinatore dedicato, saranno presenti macchine trincia-caricatrici e imballatrici. Le prime derivano dalle trinciasarmenti tradizionali e sono dotate di raccoglitore rotativo (pick-up) e di sistemi di accumulo del triturato. Le seconde invece consentono il condizionamento dei tralci in 'ballette' di varia forma e dimensioni. Hanno finora confermato la presenza le ditte Abimac, Berti, Caeb, Nobili, Omarv, Peruzzo e Tierre.
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