I dirigenti agricoli europei hanno reagito con forza alla dichiarazione fatta dal commissario europeo per il commercio Mandelson, in occasione della conferenza europea sui biocarburanti del 5 luglio, secondo la quale l’Ue dovrebbe, per motivi ambientali, aprire le sue frontiere alle importazioni di biocarburanti a bassi prezzi. “Il Commissario Mandelson - ha dichiarato Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca- dovrebbe avere le idee più chiare sui biocarburanti. Raccomandare, per motivi ambientali, l’importazione di biocarburanti da paesi produttori in cui i costi sono poco elevati significa chiudere gli occhi sulla realtà economica di detti paesi.”  Il vantaggio su scala internazionale di cui fruisce, ad esempio, la produzione brasiliana si fonda esclusivamente sul basso prezzo dei terreni, mantenuto a questo livello attraverso la distruzione della foresta vergine tropicale e delle savane e lo sfruttamento dei lavoratori che talvolta sono addirittura costretti a lavorare come schiavi. La produzione di biocarburanti dell’Ue permette, invece, di ridurre le emissioni europee di CO2 ed è disciplinata da norme di sostenibilità ambientale che sono fra le più severe al mondo. “Il Commissario Mandelson -ha continuato Pesonen- deve capire che una delle sfide della politica europea in materia di biocarburanti consiste anche nel promuovere l’indipendenza energetica dell’Ue. Nessuno dice che l’Unione europea debba chiudere la porta alle importazioni. Tuttavia, scartare a priori, come fa il Commissario Mandelson, il contributo che gli agricoltori europei possono apportare per soddisfare i bisogni energetici dell’Ue è una reazione che si addice di più, per esempio, a un ministro brasiliano incaricato delle esportazioni che al Commissario europeo per il commercio“.