Cereali e aumento dei prezzi tra etica ed economia

 
In evidenza: i primi dati sull’andamento del raccolto di mais hanno evidenziato una riduzione delle quantità prodotte in Europa, mentre è previsto un aumento della produzione mondiale. Il Veneto sembra mantenere una buona produttività, superiore a quella del 2006, che permette un leggero incremento del prodotto raccolto nonostante una leggera diminuzione degli investimenti. I prezzi del frumento e del mais sui principali mercati internazionali presentano un andamento cedente, dopo le corse al rialzo dei mesi scorsi. Al contrario, i listini della soia sembra aver intrapreso in modo deciso un trend crescente che si prevede possa consolidarsi almeno nel breve periodo. Si segnalano in particolare gli articoli della rubrica “Agricoltura e strumenti finanziari: per capirne di più” e le Notizie da Avepa.   

L’aumento dei prezzi dei cereali: questioni economiche, ma anche etiche
di Paolo Maria Baron, Responsabile approvvigionamenti Agricola Berica Mangimi s.r.l.
Cereali, mangimi, olii e derrate alimentari varie, dopo anni di quotazioni piatte (forse troppo!) sono saliti a prezzi imprevedibili, con aumenti, a seconda delle piazze di contrattazione, di circa il 54% per il frumento tenero, superiori al 30% per il mais e del 70% per la soia. In un comunicato stampa diffuso nello scorso mese di luglio, l’Una - Unione nazionale dell’avicoltura, affermava che i rincari dei prezzi dei mangimi per il pollame avevano già comportato un aumento dei costi di produzione del 23% per le uova e del 17% per il pollame e prospettava ulteriori incrementi dei costi se i prezzi delle materie prime fossero continuati a salire. Il costo dei mangimi incide per il 70% sul costo delle uova e per quasi il 50% sul costo della carne di pollo e di tacchino. (...)

Analisi dei mercati internazionali

Analisi dei mercati europei, nazionali e locali

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