C’era una volta……
Nella metà del secolo scorso le varietà presenti erano a polpa gialla o bianca, con epidermide tomentoso, d’origine principalmente locale o statunitense e spesso con consistenza della polpa e resistenza alle manipolazioni scadenti.
Successivamente arrivarono nuove cultivar a pasta gialla (Redhaven e Dixired) che presentavano caratteristiche estetiche e qualitative decisamente innovative e valide (migliore aspetto e forma, maggiore tenuta, elevata produttività, buona pezzatura) e che posero le basi per la moderna peschicoltura volta ad una maggiore intensività e ad una destinazione più industriale (ad esempio potatura basata sul diradamento dei rami misti).
Ma la grande innovazione si ebbe nella prima metà degli anni ’80, grazie alla diffusione delle nettarine, che permisero una trasformazione nella scelta produttiva e commerciale.
La loro diffusione fece crescere l'interesse del mercato nei confronti delle "pesche", facendo aumentare conseguentemente l'attività di ricerca e di sperimentazione e permettendo la costituzione di nuove varietà. Quasi tutte queste nuove varietà si contraddistinguono per intensità ed estensione del sovraccolore, forma rotondo-oblata regolare e scarsa tomentosità. La loro qualità organolettica è però mediamente discostante e non regolare nel tempo e nello spazio.

Alcune considerazioni introduttive
Il pesco è la drupacea più diffusa in Italia con una superficie di 93.500 ha nel 2006, in calo del 7% rispetto al 2005. Questa situazione è dovuta, nonché favorita, dalle politiche comunitarie e dall’andamento del mercato che non hanno permesso uno sviluppo regolare.
Inoltre esistono caratteristiche intrinseche alla specie frutticola che assieme alle problematiche precedenti possono aver contribuito ulteriormente ad un calo d’interesse e d’estensione. Tra queste si ricorda la scarsa continuità dei frutti con caratteristiche pomologiche costanti e la diversità degli standard commerciali e delle varietà che non permettono una gestione logistica della produzione.
E’ importante ricordare che l’attività di miglioramento genetico ha portato alla distribuzione di varietà soddisfacenti (elevati standard pomologici e qualità gustative, consistenza della polpa, forma del frutto, colore della buccia e scolarità di maturazione) dando impulso agli agricoltori alla creazione di nuovi impianti.

Di seguito vengono indicate le più importanti varietà e le principali novità presentate nelle mostre pomologiche 2006 e 2007. Tra le novità vengono però inserite solo quelle che hanno dimostrato, a seguito di sperimentazione e ricerca, caratteristiche valide ed interessanti sia dal punto di vista agronomico che pomologico.

Pesco a polpa gialla
Le nuove varietà presentano frutti colorati su tutta la superficie o quasi (i frutti più tradizionali e bicolori sono stati sostituiti), forma rotonda o rotondo-oblata, buona pezzatura, scarsa tomentosità e polpa consistente. Questo dimostra come la parte estetica e le caratteristiche commerciali rappresentano un elemento importante e di sicuro valore.
Per questo motivo si sono create cultivar di elevata qualità organolettica e con sapore subacido e dolce, accanto a quelle di sapore più equilibrato ed acido che caratterizzavano le pesche di stampo tradizionale. E’ importante ricordare che quest’aspetto è molto più evidente nelle nettarine, a differenza delle pesche, dal momento che il sapore più acido e tipico è il più richiesto, anche se il miglioramento genetico propone tendenzialmente varietà di questo tipo e sempre di più apprezzate dal mercato e dal consumatore.

Si parte con Zee Diamond* (-20) di bell’aspetto, sovraccolore esteso ed elevata consistenza (valida alternativa a Springbell) e con sapore acido per poi proseguire con Alix* (-14) d’elevata pezzatura e di buon sapore equilibrato e con Rubyrich® Zainoar* (-13) e Coraline® Monco* di elevata pezzatura e sapore acidulo. Seguono Earlirich® Zairiala* (-6) di sapore acidulo e Azurite® Monnoir* (-3) di sapore acido, forma regolare e polpa consistente. Nel periodo successivo a Redhaven troviamo Royal Majestic® Zaimajal* (+1) di sapore equilibrato e bell’aspetto, Royal Time® Zairetop* (+3) di sapore equilibrato e con un bel colore e forma, Grenat® Monafi* (+14) con frutti di sapore subacido e di elevata pezzatura, Royal Lee* (+17) di sapore dolce e Zee Lady® Zaijula* (+20) con buone caratteristiche pomologiche ed agronomiche. Nel periodo tardivo troviamo le varietà subacide Royal Jim (+36) e Royal Estate (+36) e le varietà a sapore equilibrato ed acido Dialona® (+39) e Plusplus® Maillarplus* (+46)

Pesche a polpa bianca
Come per le pesche a polpa gialla, anche le nuove varietà di queste pesche sono caratterizzate da estesa sovraccolorazione rossa intensa, consistenza della polpa, ma da diverso sapore. Tra le novità interessanti sul mercato ricordiamo Amanda® Zaibaro* (-33) e Onix® Monalu* (-12) a gusto acido e Snowbrite® Zailex* (-7) e Kewina® Zaidaso* (+40) dal sapore subacido.

Nettarina a polpa gialla
Da Big Top in poi la nettarina ha subìto un'importante evoluzione con frutti che appaiono di forma sferica e simmetrica, sovraccolorazione rossa estesa per l’80-90% della superficie, polpa croccante e soda e con sapore tendenzialmente subacido e dolce. Tra le novità ricordiamo Nectapom® Nectaprima* (-25), Big Bang® Maillara* (-21), Honey Blaze* (-4), Honey Kist* (+4), Nectapom® 29 Nectareine* (+18), Honey Royale* (+25) e Honey Glo® Zaipaze* (+34). Naturalmente ci sono anche varietà nuove ed interessanti tra quelle a tipologia più classica (esistono naturalmente amatori del prodotto più tradizionale) e tra queste ricordiamo Guerriera (+3) ed Amiga (+8).

Nettarine a polpa bianca
Le nuove varietà sono caratterizzate da frutti rotondeggianti, con intenso sovraccolore rosso esteso (80-100%), polpa croccante e sapore dolce e con bassa acidità (anche se in alcuni casi il sapore rimane pur sempre leggermente acidulo). Tra le novità si ricorda Torquoise® Monprime* (-21), Magique® Maillarmagie* (+10), Romagna® Red* (-6) e Romagna® 3000* (+60).

Fonte dati: Istituto Sperimentale per la Frutticoltura - Roma, Sezione di Pomologia e Miglioramento Genetico

A cura di Lorenzo Cricca