L’Istat, Istituto nazionale di statistica, diffonde i dati della rilevazione campionaria sulle intenzioni di semina delle principali colture erbacee per l’annata agraria 2006 – 2007.
L’indagine, svolta annualmente tra novembre e dicembre presso i conduttori di aziende agricole, rileva, tramite intervista telefonica, le semine effettuate nel corso dell'annata agraria precedente e le intenzioni di semina per quella corrente. Gli addetti
ai lavori possono così disporre tempestivamente di indicazioni previsionali sulle superfici investite a ciascuna coltivazione agricola nell'annata agraria in corso.
I risultati sono riferiti alle risposte di 5.375 aziende agricole del campione che hanno collaborato alla rilevazione, e vengono diffusi per la prima volta con dettaglio ripartizionale (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole).

Principali risultati
Nell’annata agraria 2006-2007 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni agricole sembrano tener conto di alcuni dei fattori che hanno in parte caratterizzato la passata campagna agraria, ossia il consolidamento nell’applicazione della nuova Politica agricola comunitaria (Pac), basata sul principio del disaccoppiamento; il ridimensionamento della quota di produzione di zucchero che la Commissione europea ha stabilito per i singoli Paesi; l’attesa rivalutazione del prezzo del mais per effetto della riduzione delle scorte Ue.

Rispetto all’annata agraria 2005-2006, si prevede una forte riduzione delle superfici investite a girasole (-21,3%), soia (-21%), barbabietola da zucchero (-17,5%), legumi freschi (-9,5%) e tabacco (8%).
Un notevole incremento è previsto, invece, per le superfici destinate a frumento tenero (+14,4%) e, in misura più contenuta, da quelle investite negli altri cereali, fatta eccezione per l’orzo, che registra una lieve flessione (- 3,4%) e per il mais, che rimane sostanzialmente stabile.
Da segnalare è la variazione di segno positivo, rilevante in percentuale ma modesta in termini assoluti, che si registra per le superfici destinate alla colza (+244,7%), dovuta agli interventi normativi recentemente varati in ambito nazionale a sostegno delle varie componenti della filiera sulle energie rinnovabili.
La riduzione dei livelli produttivi di zucchero, imposta dalla riforma normativa del settore varata nell’autunno 2005, ha condizionato anche quest’anno la produzione bieticola, determinando un parziale riorientamento delle superfici dedicate a questa coltura (-17,5%).
Fatta eccezione per la colza, non appaiono significative le variazioni delle superfici che possono essere destinate alla produzione di biocarburanti, mentre rimangono sostanzialmente stazionarie quelle investite a mais da granella e da foraggio dopo il calo registrato negli ultimi 3 anni.
Infine, la diminuzione tendenziale delle superfici investite a pomodoro, che si era registrata negli anni passati, sembra attenuarsi a livello nazionale, anche se permangono dinamiche molto differenziate tra il Nord-Ovest (dove si rileva un aumento) e il resto del Paese (in diminuzione).

Dal punto di vista territoriale, si rilevano andamenti discordanti per quanto riguarda il mais da granella, che registra un lieve calo nel Nord-Ovest (-2,1%) bilanciato da un corrispondente aumento al Nord-Est (+2,3%), il tabacco, che aumenta considerevolmente nel Nord-Ovest (+21,5%), a fronte del forte calo nel resto dell’Italia, l’orzo, la cui dinamica negativa nel Nord-Est (-13,1%) e nel Centro (-0,7%) è in controtendenza con l’andamento positivo nel Nord-Ovest (+7,3%) e nel Sud e Isole (+0,5%).

Foto by Répáczki András
Per informazioni: Istat - Servizio Statistiche sull’Agricoltura Via A. Ravà, 150 – 00142 Roma Tel. 06 46734757