Otto anni di sperimentazione hanno dimostrato come Combi Mais sia un esempio concreto di come produrre reddito per le aziende agricole con un approccio innovativo, pronto ad essere ripetuto a livello nazionale. Dopo un percorso sempre orientato al miglioramento il protocollo ha raggiunto un'eccellente ottimizzazione dei mezzi produttivi fino ad ottenere nel 2019 il riconoscimento del Premio innovazione in agricoltura.
Sostenibilità in ottica europea
Oltre ad essere un modello per quanto riguarda le buone pratiche agricole, il progetto interpreta perfettamente i principi di sostenibilità in agricoltura della Pac legati a Green deal, Farm to fork e Biodiversity sui temi quali salute, ambiente, riduzione dei mezzi tecnici e agricoltura 4.0.Risparmio idrico, precision farming e un mais di altissima qualità sono i vantaggi di un protocollo sempre più avanzato in materia di digitalizzazione dei processi agricoli, grazie a soluzioni di ultima generazione per l'irrigazione a goccia e la microirrigazione, che consentono un affidabile calcolo della efficienza idrica, in ottica di risparmio. Viene notevolmente ottimizzato e ridotto anche l'uso di fertilizzanti chimici, oltre che l'impronta carbonica (Lca) del ciclo produttivo.
Il protocollo seleziona una granella di grande qualità dal punto di vista nutrizionale, grazie all'alto tenore di polifenoli antiossidanti, per un prodotto finale più salubre ed esente da micotossine.
Per una migliore gestione del territorio e del paesaggio, oltre che per contribuire alla conservazione della biodiversità, Combi Mais ha messo a punto negli anni tecniche di agricoltura a bassissimo impatto ambientale. Anche il mais e le colture, in generale, non sono immuni dagli effetti del cambiamento climatico, in particolare dagli stress termici e dai vari fenomeni collegati ai cambiamenti climatici. I biostimolanti assumono quindi un ruolo imprescindibile, soprattutto in ottica di prevenzione, grazie alla loro capacità di dare un concentrato di energia alle piante, rendendole più resistenti alle avversità. Combi Mais utilizza prodotti innovativi che esaltano non solo la parte nutrizionale ma anche la fisiologia della pianta, per aiutarla a superare lo stress e farla sempre restare attiva alla crescita.
Continua anche la sfida della profittabilità di Combi Mais, che negli anni scorsi è sempre stata migliore degli standard del territorio, grazie alla diminuzione delle spese di lavorazioni, diserbi e gestione fitosanitaria, oltre che all'efficiente monitoraggio tramite sensoristica dei consumi idrici ed energetici.
Anche la nuova linea di prodotti da forno dolci e salati Milano 100 Pertiche nata da questo mais speciale rappresenta il completamento del percorso dal campo alla tavola (From farm to fork), per offrire al consumatore un'alimentazione sempre più sana e sostenibile.
Approccio multidisciplinare
Un approccio multidisciplinare vincente quello del progetto, grazie all'intervento dei partner che hanno contribuito ad ottenere la miglior qualità possibile di mais: Netafim, attiva a livello mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l'irrigazione a goccia e la microirrigazione, Syngenta, una delle principali aziende dell'agroindustria mondiale, che ha selezionato la gamma di ibridi per la produzione della granella ed i prodotti per la protezione della coltura, Unimer, azienda attiva nella produzione di fertilizzanti solidi a valenza ambientale per la nutrizione organo-minerale e il miglioramento del suolo, Cifo, azienda specializzata nella nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolante fogliare, Deutz-Fahr, per la fornitura della trattrice, Topcon Agriculture, per l'applicazione dell'agricoltura di precisione, dalla guida della trattrice alla distribuzione mirata dei mezzi tecnici, Adama, tra le società attive a livello internazionale nella fornitura di agrofarmaci, Maschio Gaspardo, multinazionale attiva nella produzione di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, la semina, il trattamento delle colture, la manutenzione del verde e la fienagione.Il coordinamento di tutti gli step delle attività è affidato alla regia dell'Istituto di agronomia dell'Università di Torino, guidato dal professor Amedeo Reyneri.
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Fonte: Combi Mais