Il superamento delle normative nazionali avrà come risultato la valorizzazione di quelle aziende che, come ADR, operano da decenni nel mercato globale.
Anche se ogni Paese della comunità europea sarà libero di non recepire il nuovo regolamento, tuttavia le prescrizioni in esso contenute saranno un forte incentivo al progresso tecnologico del settore.
Il confronto con le realtà industriali dei Paesi emergenti darà sempre maggiore risalto alla capacità di innovare e di arricchire di contenuti i prodotti del mondo occidentale.
In linea con questa tendenza e indipendentemente dalle decisioni che i governi dei Paesi membri vorranno prendere, il Gruppo Adr riserva, già da qualche anno, ingenti risorse alla ricerca e sperimentazione di prodotti innovativi e alla gestione capillare del service.
Gli uomini impegnati in questo progetto ambizioso sono tutti connessi alla casa madre: il feedback che viene dal campo è fondamentale per lo sviluppo dei nuovi prodotti.
ADR, l'esperienza sul campo
Gli esempi nella gamma di prodotti ADR sono molti: gli assi sterzanti, i freni di ultima generazione, le sospensioni oleodinamiche, la nuova gamma Teknoax.
L’idea parte dall’Ufficio Tecnico, ma sono la funzione e l’utilizzo che ne definiscono le caratteristiche: Darwin applicato all’ingegneria.
Per ADR anche l’autosterzante non è mai un asse passivo; il risultato di tante prove ha guidato la scelta di ogni componente per realizzare un comportamento intelligente in funzione della distribuzione delle masse del veicolo, dell’assetto delle sospensioni e del tipo di pneumatico. Un ulteriore affinamento si è poi reso necessario negli ultimi anni per adeguare la sensibilità degli assi all’aumentata velocità dei mezzi agricoli per i quali, dal primo gennaio 2016, la Mother Regulation ha sdoganato la velocità massima di 60 chilometri orari e ADR è già pronta.
I ragazzi che curano la preparazione dei veicoli presso i clienti o nei centri prove durante i test di omologazione sono come i meccanici in un pit stop di Formula 1. Ad ADR ne bastano generalmente due, gli stessi che settimane prima hanno stressato le meccaniche sui banchi del centro sperimentale ADR per verificarne, in applicazione specifica, le caratteristiche.
Tutte carte vincenti nel confronto con i prodotti proposti dai Paesi di recente industrializzazione.
Sempre per facilitare l'utilizzatore che si interfaccia quotidianamente con l’oleodinamica ma chiede semplicità, il know how ADR ha tradotto la funzionalità delle sospensioni oleodinamiche a un semplice "plug-in".
Siano esse a comando diretto o a gestione elettronica, la sola operazione richiesta all’utente è collegarle e attivarle.
La competenza supportata dall’esperienza rende facili anche le cose più complesse. Anche qui il fattore umano è fondamentale, unito al fatto che il costruttore prima e l’utilizzatore poi non vengono mai lasciati soli.
L’installazione di un gruppo di sospensione su una nuova macchina, infatti, è seguita dallo staff ADR fin dalle prime fasi del progetto e la collaborazione continua nei test in campo.
Da un’idea semplice come un tubo modellato a caldo è nata una gamma di prodotti che assommano tutto il know how del gruppo ADR. Teknoax è l’asse ottimizzato per eccellenza: massimo rapporto tra prestazione e massa, massima rigidezza di struttura, massima affidabilità meccanica, massima modularità nella combinazione con i gruppi di sospensione e i freni ADR di ultima generazione, massima semplicità di manutenzione anche grazie all’innovativa soluzione RFID integrata nella costruzione.
L'RFID rappresenta una carta d’identità sempre leggibile con un’app dello smartphone che mette a disposizione i dati necessari a programmare un intervento del service o anche semplicemente per individuare sul web un componente da ordinare on line dal catalogo ricambi interattivo. Qui, è possibile trovare anche l’indicazione della famiglia "ADR Original Kit" che a quel componente è correlata per restituire alla macchina l’originale funzionalità e attivare la garanzia.
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Fonte: ADR Group