I progettisti John Deere sono impegnati nello sviluppo della loro nuova linea di mietitrebbia, macchine fortemente innovative che, nelle intenzioni della Casa Statunitense, avrebbero dovuto essere in grado di modificare i concetti operativi di settore fino a oggi in voga. Un obiettivo derivante dalla necessità di assecondare mercati sempre più indirizzati verso la specializzazione e la ricerca esasperata della redditività, con quest’ultimo aspetto tanto più rilevante quanto più importante è l’investimento da attuare per acquisire la macchina. D’obbligo quindi per una moderna mietitrebbia soddisfare qualsiasi esigenza applicativa, da quelle delle aziende agricole di medie dimensioni a quelle delle grandi organizzazioni di contoterzisti, garantendo sempre elevate doti di produttività senza che ciò vada a penalizzare la salvaguardia della qualità della paglia. Quest’ultima, in effetti, ha assunto durante gli ultimi anni un valore sempre più importante per gli operatori risultando una fonte aggiuntiva di reddito e diventando così una discriminante prioritaria al momento della scelta della macchina. Proprio per rispondere a tali esigenze John Deere ha realizzato la nuova serie “T”, quattro modelli, a cinque e sei scuotipaglia, destinati a sostituire in toto l’attuale serie “Wts” dalla quale mutuano il battitore a dieci spranghe e da 66 centimetri di diametro. A valle di questi, ora è però posizionato un rullolanciatore a movimento inverso che recupera il prodotto lanciato verso l’alto dal battitore e lo convoglia verso un’ulteriore girante, un separatore tangenziale da 660 millimetri di diametro. Ne deriva sia un flusso regolare e continuo del prodotto a tutti gli organi di separazione sia un miglior trattamento della paglia che si muove all’interno della macchina sulla base di traiettorie curvilinee morbide e progressive, avulse da cambi di direzione bruschi o troppo accentuati.

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Tratto da Macchine Trattori n. 66 - settembre/2007 - pag. 68-69
in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni