Sono le esportazioni in Usa, Turchia ed Europa centro-orientale a trainare l’industria italiana delle macchine agricole. I dati Istat - diffusi nel corso dell’assemblea generale dell’Unione nazionale costruttori macchine agricole, Unacoma, del 21 giugno scorso - indicano nel 2005 incrementi delle esportazioni di trattrici pari al 3,7% negli Usa, che arrivano a coprire il 15% del totale dell’export italiano, ed incrementi pari al 17% nei Paesi Peco e al 79% in Turchia.
In aumento anche le altre tipologie di macchine agricole, con percentuali del 14% nei Paesi Peco e del 13% in Turchia. Questo risultato compensa la crisi di vendite (- 6,9% nel 2005) avutasi nei Paesi dell’Europa occidentale, che comunque restano nettamente l’area di maggior assorbimento delle nostre esportazioni (49% del totale trattrici, 43,6% del totale delle altre tipologie).

Complessivamente le esportazioni italiane crescono del 5% in peso e del 7% circa in valore (3,8 miliardi di euro). Ancora migliori i risultati per le macchine movimento terra – rappresentate all’interno dell’Unacoma dal Comamoter,  Costruttori italiani di macchine movimento terra – che segnano incrementi complessivi di esportazione dell’8,9% in peso e del 13,6% in valore. Il mercato del movimento terra, legato all’andamento dell’edilizia e nelle grandi opere, presenta una diversa geografia rispetto a quello “agricolo”, e registra i maggiori incrementi in Francia, Germania e Regno Unito.
“La crescita delle esportazioni – ha detto all’assemblea il presidente di Unacoma, Massimo Goldoni – ha mantenuto alti i livelli del nostro settore, che chiude con un produzione complessiva di macchinario agricolo di 951 mila tonnellate (+2,6% sul 2004) per un valore di 7,1 miliardi di euro (+4,2%), e una produzione di macchinario per movimento terra di 601 mila tonnellate (+6,8%) per un valore di 3,4 miliardi di euro (+8,8%)”.
“Le esportazioni impegnano il 66% della nostra produzione di macchine agricole e oltre il 92% della produzione di macchine movimento terra – ha aggiunto - e questo dimostra come sia vitale per l’industria italiana una politica di internazionalizzazione, volta a consolidare le attuali posizioni e a sviluppare le opportunità sui nuovi mercati”.

Per quanto riguarda Unacoma Service - la società di servizi presieduta da Guglielmo Gandino che gestisce operativamente la struttura e il portafoglio attività dell’associazione - è stato deliberato il rinnovo del mandato di amministratore delegato a Guglielmo Gandino per il prossimo triennio.

E’ stato rinnovato consiglio direttivo dell’associazione. I consiglieri eletti rappresenteranno per i prossimi tre anni i gruppi merceologici nei quali è ripartita l’associazione: trattrici, motori, macchine agricole operatrici semoventi, macchine per la lavorazione del terreno, per la semina, il trapianto e la concimazione, per la protezione delle colture, per l’irrigazione, per la raccolta, per la prima lavorazione e conservazione dei prodotti e degli allevamenti, per lo spostamento e il trasporto, per il giardinaggio e per il movimento terra, componentistica per macchine agricole e macchine movimento terra.
“Sono certo che il nuovo direttivo – ha detto Goldoni – sarà di grande supporto al lavoro del presidente e dei tre vicepresidenti Carlo Cotogni, Enrico Storti e Carlo Tonutti, e che svolgerà il proprio compito di indirizzo e di controllo con la stessa partecipazione e sollecitudine dimostrate dal Consiglio uscente”.

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