Aumentare la resa e la qualità del raccolto di grano, assicurando al contempo un'agricoltura sostenibile in un contesto di cambiamenti climatici. Sono questi gli obiettivi di I Field Good. Tutto filiera liscio, un progetto lanciato dal Pastificio Sgambaro insieme alla startup francese Cybeletech.

 

Il progetto pilota, che ha preso il via con la semina del 2021 nell'ottobre scorso, si articolerà lungo un arco temporale di due anni fino al raccolto del 2023, andando a monitorare il ciclo di produzione del grano. Il progetto è stato messo a punto con la Cooperativa La Pineta che ha sede a Cerignola, in Puglia, nel distretto del grano duro italiano.

 

"I Field Good. Tutto filiera liscio è un progetto di filiera che ha come obiettivo quello di fornire ad agricoltori e tecnici un sistema di monitoraggio e analisi dei campi che permetta, da un lato, di avere informazioni relative all'andamento qualitativo e quantitativo della produzione della stagione in corso. Dall'altro mira a rafforzare gli aspetti collaborativi con gli attori della filiera", spiega Alberto Asprella, responsabile Qualità del Pastificio Sgambaro.

 

Asprella, quali sono gli obiettivi del progetto I Field Good?
"L'obiettivo è quello di analizzare i bacini produttivi con l'ausilio di tecniche di analisi dei dati, di modelli di crescita delle piante, di tecnologie satellitari e tecniche di machine learning. Altro obiettivo, altrettanto importante, è quello di porre le basi per un processo di digital transformation della filiera, in collaborazione con le aziende agricole e le cooperative, per migliorare qualità, sostenibilità e visibilità attraverso tutte le fasi della produzione di grano duro".

 

In concreto quali dati saranno forniti ad agricoltori e tecnici?
"Il progetto analizzerà lo sviluppo della produzione delle stagioni 2022 e 2023 ed evolverà in base alla disponibilità e alla collaborazione delle cooperative coinvolte. Gli obiettivi per la stagione 2022 sono: il riconoscimento automatico precoce su larga scala delle parcelle coltivate a grano duro, importante per analizzare le potenzialità di un bacino produttivo regionale; l'anticipazione della resa media sulle aree di interesse (bacino regionale); l'analisi predittiva del tenore proteico medio sulle aree di interesse".

 

Quali sensori sono stati implementati in campo?
"Il modello Sgambaro-Cybeletech effettua una previsione della resa in quantità e qualità grazie al riconoscimento delle immagini satellitari, delle culture e del loro livello di sviluppo. Vengono analizzati i bacini produttivi con l'ausilio di tecniche di analisi dei dati, di modelli di crescita delle piante, di tecnologie satellitari e di tecniche di machine learning".

 

Come sono stati analizzati i dati raccolti?
"Il risultato dell'analisi dei dati storici e delle condizioni meteoclimatiche e satellitari ha consentito di addestrare il sistema al riconoscimento automatico delle parcelle coltivate a grano duro e fornire una anticipazione media di resa e qualità. Questi risultati sono il frutto dell'applicazione di tecniche fortemente innovative. Le fasi operative di calibrazione e messa a punto dei modelli sono state svolte grazie al supporto della Cooperativa La Pineta, che ha messo a disposizione i dati storici e i campioni di riferimento per la stagione corrente".

 

Che tipo di supporto decisionale fornite agli agricoltori?
"Vogliamo fornire servizi di analisi e consigli per il raggiungimento della qualità attesa. Con l'esito delle nostre analisi, intendiamo rendere noti gli scostamenti e dare indicazioni sull'utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci".

 

Su quali fronti è possibile migliorare la coltivazione del grano duro?
"Grazie ai dati forniti, gli agricoltori potranno ricevere le migliori indicazioni riguardanti la densità e la data di semina, il tasso di concimazione, il tipo e la frequenza delle rotazioni in relazione alle condizioni climatiche, in modo tale da produrre nel rispetto della qualità del prodotto e dell'ecosistema. Sarà inoltre possibile calibrare, minimizzandole, le applicazioni di fertilizzanti e fitofarmaci, ma anche anticipare e limitare la pressione dei parassiti mediante migliori rotazioni delle colture, riducendo l'uso di agrofarmaci e le emissioni di CO2".

 

Che tipi di dati gestite?
"La nostra attività consiste nel raccogliere le informazioni dagli associati e gestire i dati storici che serviranno ad un'analisi previsionale e di scenario, per garantire il supporto agli agricoltori nell'organizzare i flussi di raccolta e le operazioni logistiche, di stoccaggio e di lavorazione".

 

Avete già dei risultati dopo i primi raccolti?
"Abbiamo provveduto a riconoscere tutte le parcelle di grano duro dell'area di interesse. Inoltre, abbiamo elaborato gli elementi per stimare i valori attesi di resa per ettaro e la percentuale proteica".