In breve

  • I furti nelle campagne non sono una novità, ma si assiste a un forte aumento degli episodi, da Nord a Sud.
  • E' primavera fuori stagione, in molte aree non piove da settimane, e si lamenta una siccità precoce.
  • Il caldo anomalo favorisce il proliferare di insetti dannosi come la cimice asiatica.
  • L'ortofrutta segna il passo, con i consumatori che riducono gli acquisti e le esportazioni in contrazione.
  • Svolta nella guerra commerciale che gli Usa hanno dichiarato a colpi di inasprimento dei dazi. L'alimentare italiano sarà "graziato". Almeno per ora.
  • Al via l'asta per l'assegnazione ai giovani agricoltori dei campi a disposizione della "Banca delle terre".
  • Ancora una sconfitta per il riso italiano. Inascoltate le richieste di annullare i privilegi all'import da Cambogia e Vietnam.
  • Con il passaggio della riscossione da Agea all'Agenzia delle entrate, ripartono le procedure per il recupero delle multe latte ancora dovute.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.


Furti ovunque

Come se non bastassero i problemi di un'inattesa siccità in questo inverno che assomiglia a una primavera, o i danni causati da cimici e Xylella o le ripetute crisi di mercato, a complicare la vita degli agricoltori ci si mettono ora anche i furti nella campagne.
Non che prima non ce ne fossero, ma ora le cronache si arricchiscono ogni giorno di nuovi episodi.

Così “Avvenire” del 16 febbraio parla di una piaga in crescita alla quale sembra difficile porre rimedio.
Cresce l'allarme nelle campagne pugliesi, scrive la “Gazzetta di Bari” del 18 febbraio, mentre la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 19 febbraio racconta le scorrerie che hanno portato alla scomparsa di 170 alberi di mandorle a Grumo, nei pressi di Bari.
Non va meglio salendo in Toscana, dove nel mirino dei ladri sono finiti i vivai e non solo da oggi, come si apprende da “La Nazione” del 14 febbraio.
 

E' già siccità

Si è detto di questa primavera fuori stagione e “Il Resto del Carlino” del 16 febbraio commenta la precoce fioritura dei peschi nei frutteti romagnoli, che induce a guardare con apprensione le previsioni meteorologiche nel timore del sopraggiungere di una possibile gelata, in grado di compromettere gli esiti della raccolta.

Il caldo anomalo, scrive la “Repubblica” nello stesso giorno, ha portato ad anticipare l'arrivo sui mercati di alcune primizie, come fragole e asparagi. Temperature oltre le medie di stagione che si associano alla mancanza di precipitazioni e “QN” del 18 febbraio traccia una mappa delle aree dove la siccità sta già iniziando a destare preoccupazioni, come in Umbria, dove si ha il 75% di pioggia in meno o la Basilicata dove mancano all'appello due terzi delle risorse idriche.

Situazione difficile in Veneto, dove la "Tribuna di Treviso" del 20 febbraio descrive le conseguenze della scarsità di pioggia, che nel mese scorso è stata del 94% in meno rispetto alla media.
E in futuro si guarda con preoccupazione a una direttiva europea che avrà come conseguenza una riduzione dei prelievi idrici dal Piave.

Non va meglio in Sicilia, dove gennaio si è rivelato il più caldo nella storia dell'isola, mentre si prega, come si apprende da “La Stampa” del 18 febbraio, per un ritorno della pioggia per dissetare i campi riarsi.
 

Il caldo e le cimici

Un caldo anomalo che sembra favorire il proliferare delle cimici asiatiche e fa temere per l'insorgenza di nuove patologie "esotiche", come denuncia “Il Resto del Carlino” del 18 febbraio.

A proposito della cimice asiatica, “L'Arena” del 17 febbraio ha fatto i conti sui danni che questa infestazione ha causato nel Nord, con perdite complessive stimate in quasi 600 milioni di euro.

Intanto Avepa, l'organismo regionale del Veneto per gli interventi in agricoltura, sta raccogliendo le richieste di aiuti provenienti dagli agricoltori danneggiati, notizia che si può leggere il 15 febbraio sul “Giornale di Vicenza”.
 

Ortofrutta in affanno

Anche i mercati sembrano cospirare contro chi produce frutta e ortaggi.
Il “Secolo XIX” del 14 febbraio riporta a questo proposito l'analisi dell'andamento dei consumi, che registrano un meno 4% per la frutta e un meno 2% per gli ortaggi, una flessione che contribuisce a deprimere i prezzi di mercato.

C'è anche da tener conto dell'andamento delle esportazioni e le notizie pubblicate il 15 febbraio dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” non inducono all'ottimismo quando parlano del calo di ordini provenienti dalla Germania.
Gli fa eco il quotidiano piacentino “La Libertà” che il 19 febbraio registra un calo del 45% negli ultimi cinque anni per le esportazioni in partenza dall'Emilia Romagna.

Ad erodere i già magri margini dei produttori ortofrutticoli si aggiungono le storture di una catena del valore che nella filiera vede premiati gli intermediari e la distribuzione organizzata, come denuncia “Italia Oggi” del 19 febbraio.

Fra i prodotti che vedono il proprio export in sofferenza c'è il Grana Padano.
Ne parla il 16 febbraio “L'Eco di Bergamo”, che nel confermare questa flessione precisa che si tratta degli effetti dei dazi statunitensi di fine 2019.


La svolta dei superdazi

Sulla guerra commerciale a suon di inasprimento dei dazi c'è però una svolta.
Ne danno notizia molti quotidiani in edicola il 16 febbraio e fra questi “Libero”, “Il Messaggero” e “Il Sole 24 Ore”, solo per citarne alcuni.

In pratica l'Italia è riuscita, grazie a un efficace lavoro sul fronte diplomatico, a convincere l'amministrazione statunitense ad escludere i nostri prodotti agroalimentari dall'aumento dei dazi Usa. Così per vino, pasta, olio e formaggi si applicheranno le tariffe standard.
 

Le ire dei risicoltori

Il successo dell'Italia in questa trattativa viene però almeno in parte offuscato dagli insuccessi sul fronte del riso.

La ferma richiesta a Bruxelles di rivedere le agevolazioni alle importazioni di riso dalla Cambogia è rimasta inascoltata, suscitando le ire dei risicoltori, come si apprende il 14 febbraio da “Il Giorno”.
Ad accrescere il danno giunge la contemporanea decisione, che si legge su “L'Arena” del 16 febbraio, di allargare queste agevolazioni sul riso al prodotto proveniente dal Vietnam.

In tema di accordi internazionali, da “Il Foglio” del 19 febbraio arriva poi la notizia della ripresa delle trattative per gli scambi commerciali fra Ue e Canada.
Il Ceta, questa la sigla con la quale si identifica questo accordo, riprende infatti vigore dopo l'approvazione da parte del Parlamento del Belgio.
 

Terre ai giovani

Fra le norme in dirittura di arrivo c'è quella sul contrasto alle agromafie della quale si parla su “Libero” del 19 febbraio.

Interessante poi l'avvio dell'asta per mettere a disposizione dei giovani il patrimonio di aree coltivabili detenuto dalla "Banca della terra".
Si tratta, come specifica “Il Sole 24 Ore” di circa 10mila ettari che potranno essere acquisiti a condizioni vantaggiose da persone sotto i 41 anni di età. Altre informazioni su questo argomento si possono leggere il 20 febbraio sul "Quotidiano di Puglia".

Per gli allevatori si riapre invece l'incubo delle multe latte dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle norme che affidano alla Agenzia delle entrate la riscossione delle multe latte.
Ne dà una prima anticipazione “Italia Oggi” del 14 febbraio, e nel giorno seguente la “Tribuna di Treviso”.

A proposito di multe latte il "Giornale di Vicenza" del 20 febbraio aggiunge un nuovo capitolo a questa intricata vicenda.
Un recente verdetto del Tribunale di Padova ha infatti stabilito che le ritenute sui premi Pac, una sorta di "ritenuta alla fonte" per chi aveva multe da pagare, non erano ammissibili. Ora la parola passa alla Cassazione.

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