Il prossimo mercoledì 6 settembre alle 9.30, nella sede dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, l’associazione Chimica Verde Bionet in qualità di capofila del progetto Cobraf, Coprodotti da bioraffinerie, finanziato dalla misura 16.1 del Piano di sviluppo rurale, presenterà il Progetto strategico finale per l’avvio di filiere agroindustriali in Toscana a partire da quattro piante oleaginose idonee alle condizioni pedoclimatiche delle aree cerealicole toscane: camelina (nella foto), canapa, cartamo e lino.

I bioprodotti, ossia prodotti di origine vegetale per usi non alimentari o per la nutraceutica, rappresentano infatti una nuova opportunità di reddito e di innovazione per le aziende agricole e industriali toscane.

Il progetto Cobraf si è posto come obiettivo strategico la creazione di una piattaforma logistica regionale, articolata in alcune bioraffinerie territoriali, in grado di trasformare le diverse materie prime delle quattro colture – olio, panello residuo, paglie e in alcuni casi foglie e fiori – da destinare a diversi settori industriali toscani.

Il progetto Cobraf era stato presentato sempre all’Accademia dei Georgofili, lo scorso mese di aprile.

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