I bioprodotti, ossia prodotti di origine vegetale per usi non alimentari o per la nutraceutica, rappresentano infatti una nuova opportunità di reddito e di innovazione per le aziende agricole e industriali toscane.
Il progetto Cobraf si è posto come obiettivo strategico la creazione di una piattaforma logistica regionale, articolata in alcune bioraffinerie territoriali, in grado di trasformare le diverse materie prime delle quattro colture – olio, panello residuo, paglie e in alcuni casi foglie e fiori – da destinare a diversi settori industriali toscani.
Il progetto Cobraf era stato presentato sempre all’Accademia dei Georgofili, lo scorso mese di aprile.
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