Una trentina di cantine associate e una grande storia dietro quel nome. Il Consorzio del Chianti dei Colli Fiorentini, nato nel 1994, si propone come obiettivo la promozione e tutela della Docg Chianti Colli Fiorentini, riconosciuta e delimitata nel 1932, e presente in diciotto comuni del fiorentino. AgroNotizie ha intervistato Marina Malenchini, presidente del Consorzio, sui temi dell’export, mercati potenziali, e il rapporto fra vino, il digitale e internet a supporto della promozione del made in Italy.

Quali sono le vostre prospettive per l'export in futuro? Su quali mercati potenzialmente interessanti intendete concentrare gli sforzi a livello commerciale?
"Per noi l’export vale una parte molto importante del giro d’affari delle nostre cantine associate. Infatti viene spedito all’estero il 70% dell’intero prodotto imbottigliato, in particolare in Stati Uniti, Germania e Nord Europa in generale, e in Giappone. Il business maggiore lo si fa con la grande distribuzione, mentre ancora poco con negozi al dettaglio".

Qual è il vostro approccio al tema del vino digitale e sul rapporto tra vino e internet?
"Siamo presenti su Internet con un sito web istituzionale, oltre che con i social media, tramite un account Facebook e Instagram. E’ un modo molto veloce e istantaneo per raggiungere una platea di potenziali interessati molto più grande. Per questo riteniamo fondamentale il digitale al servizio della promozione del vino".