“Gli Ogm non sono contro la biodiversità – rilevano i sottoscrittori del manifesto - possono favorire un’attività produttiva maidicola più rispettosa dell’ambiente. Altrimenti è inevitabile il trattamento chimico: le ferite provocate dalle larve dell'insetto sulla coltura causano perdite di produzione, ma soprattutto creano l'habitat ideale per lo sviluppo di funghi. Il risultato è che la granella rischia di essere contaminata da micotossine, altamente tossiche per uomo e animali d'allevamento”. Il mais è un prodotto indispensabile che serve per l’alimentazione umana e animale - spiega il comunicato di Confagricoltura -; poiché l'Italia non ne produce abbastanza, lo importa in parte dall’estero dove si produce avvalendosi dell’ingegneria genetica che ‘insegna’ alle piante a difendersi da sole dai parassiti.
“Il problema della piralide interessa anche la Spagna – osservano i firmatari del ‘manifesto’ – dove è stato risolto consentendo le semine di mais Bt, la soluzione più semplice, più economica e più rispettosa dell'ambiente e della salute dei consumatori”.
La cronaca di questi giorni porta notizie di sequestri di prodotti alimentari in cui si sono registrati livelli di tossine superiori al minimo consentivo per legge. “Confagricoltura – si legge in una nota dell’Organizzazione - denuncia da anni il problema, invitando tutti gli attori della filiera del mais a mettere in atto ogni misura necessaria a ridurre la presenza di tali sostanze”.
“Non vogliamo gli Ogm a tutti i costi – conclude Confagricoltura– vogliamo però che venga data fiducia alla scienza, alla ricerca nel valutare i pro e i contro dell’ingegneria genetica in maniera rigorosa, non emotiva. Soprattutto non facciamo degli Ogm una battaglia ideologica, perché ci sono problemi enormi, come quelli della piralide del mais e dell’uso di 100 mila litri di prodotti chimici, che vanno affrontati con risposte scientifiche”.
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Fonte: Confagricoltura