La Cia commenta l'incontro avvenuto ieri tra gli assessori regionali all’Agricoltura e i rappresentanti del ministero: “inviate in più occasioni le nostre considerazioni sulla Pac anche nei documenti Agrinsieme, ma non abbiamo riscontri. Intanto, ufficiosamente, si parla della formazione di un comitato scientifico composto da personalità facilmente riconducibile ad una sola rappresentanza”.

"Nel 'caos' delle frenetiche riunioni tra Mipaaf e assessori regionali all’Agricoltura si rischia di perdere di vista gli interessi reali della maggioranza dei produttori italiani, in relazione alla Pac. La questione degli aiuti accoppiati limitati all’undici per cento del plafond è ormai nota, ma il silenzio assordante su temi fondamentali come il “Piano irriguo”, la “Biodiversità zootecnica” e la gestione dei rischi in agricoltura, ci preoccupano veramente". Così la Cia, Confederazione italiana agricoltori, commenta l’odierna riunione sulla Pac che ha visto coinvolti dirigenti del Mipaaf e gli assessori regionali all’Agricoltura e dalla quale emergono, a mezzo stampa, solo parziali informazioni su temi di particolare rilevanza per il settore.

"Tra l’altro - continua la Cia- a latere di riunioni e contro riunioni sulla Pac, sembrerebbe certa la costituzione di un 'comitato scientifico' che dovrebbe occuparsi del fondamentale tema della 'gestione del rischi in agricoltura', composto da dirigenti ministeriali e da una serie di personalità rappresentative degli interessi di una sola organizzazione agricola. In considerazione del fatto - conclude la Cia - che alcune decisioni assunte in merito alla Pac non stanno prendendo nella dovuta considerazione le istanze delle diverse agricolture nazionali, temiamo l’impostazione sul modello del 'Pensiero unico', che volentieri vorremmo scongiurare per il bene di tutta l’agricoltura italiana e di chi da essa trae il proprio reddito".