"La Commissione europea, nella riunione della scorsa settimana, ha deciso di non intraprendere nessuna azione di protezione contro la malattia della Macchia nera degli agrumi riscontrata nelle importazioni in Europa dal Sud Africa. La Commissione aveva assicurato che dopo la segnalazione di cinque carichi contaminati sarebbero state prese misure, ma così non è stato". Così il segretario generale del Copa Cogeca Pekka Pesonen, in merito alla mancata adozione di azioni da parte della Commissione Ue per impedire le importazioni di agrumi nell'Unione europea ed evitare la diffusione della Macchia nera, un fungo, la Guignardia citricarpa (Phyllosticta citricarpa), già inserito nella lista dei patogeni e degli insetti di cui è vietata l’introduzione elaborata dal “European and mediterranean plant protection organization”. Il patogeno è presente in Africa e in America latina (Argentina e Brasile).

Pesonen ha aggiunto: "E' necessario proteggere i 300 ettari di frutteti di agrumi in Europa e i 10 milioni di tonnellate di frutti prodotti dalla contaminazione. La malattia ancora non esiste in Ue, ma si trasmette facilmente da un frutto all'altro. Dieci carichi contaminati sono stati individuati ai confini con il Sudafrica in settembre. Anche l'Efsa ha avvertito in merito all'alto rischio di contaminazione, sono state le stesse autorità sudafricane a decidere di sospendere le importazioni da alcune regioni dal 18 settembre al 3 ottobre, quando la campagna delle esportazioni era quasi finita".

Il segretario ha esortato la Commissione a prendere urgentemente dei provvedimenti, ricordando l'importanza del settore degli agrumi in Europa, sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale: il comparto fornisce, infatti, prodotti di buona qualità per 500 milioni di consumatori europei e assicura occupazione a milioni di persone nelle aree rurali dell'Ue, specialmente nei Paesi del Sud.