“C’è bisogno di un rinnovato illuminismo come quello che, nel ‘700, seppe aprire nuovi orizzonti all’umanità – ha affermato di fronte ai rappresentanti dei circa 150 Consorzi di bonifica, operanti sul territorio nazionale -. L’Italia oggi non è più fondata sul lavoro com’era inteso fino a pochi anni fa, ma potrà tornare ad esserlo, valorizzando qualità, bellezza e cultura".
"Il territorio italiano è stato vittima dell’uomo, che ha saputo trasformare la madre acqua in matrigna.
Di fronte a questo scenario, possono bastare i documenti e le direttive europee oppure le dichiarazioni del Governo e le risoluzioni parlamentari? - si chiede Gargano -. Evidentemente no. Serve un new deal per il territorio, di cui i Consorzi di bonifica saranno protagonisti moderni ed orgogliosi, strategici a questo nuovo modello di sviluppo. Sono enti di straordinaria modernità, rispondenti ai nuovi indirizzi europei, come testimoniato anche dalla P.A.C. 2014-2020"
Esempi di efficienza e concretezza a servizio delle esigenze della collettività: dalla redazione, immediatamente cantierabile, del Piano per la riduzione del rischio idrogeologico a quella del Piano nazionale degli invasi, dall’ottimizzazione dell’irrigazione con il sistema esperto Irriframe, alla realizzazione del Piano irriguo nazionale.
L'Anbi chiede collaborazione nell’affermare una nuova cultura dell’acqua e al governo, nello specifico, di varare il 2° Piano irriguo nazionale, di approvare il disegno di legge sul consumo del suolo, di procedere alle semplificazioni burocratiche, di adottare e finanziare il Piano per la riduzione del rischio idrogeologico per ridurre il divario nella crescita tra Nord e Sud del Paese.
© AgroNotizie - riproduzione riservata