L'Anbi, Associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari sottolinea che la già critica situazione delle riserve idriche nel nord Italia viene aggravata dal fenomeno fisico della sublimazione, corrispondente a quando la neve passa direttamente dallo stato solido a quello gassoso

Si tratta di un fenomeno 'raro', che quest'anno, a causa dell'improvviso e precoce alzarsi delle temperature, accompagnato da correnti d'aria, ha assunto un valore significativo soprattutto sulle Alpi occidentali, in quanto diminuisce gli apporti d'acqua dai bacini montani, già per altro largamente inferiori alle medie del periodo. 

"Ad oggi - spiega l'Anbi - tutti i grandi laghi settentrionali sono sotto i livelli consueti stagionali: la situazione più evidente è quella del Lago d'Iseo (circa 20 centimetri sotto lo zero idrometrico e previsioni di ulteriore decremento) così come quella del Lago di Como (meno 22 centimetri circa sotto lo zero idrometrico e previsioni con il segno meno); stabili, invece, le prospettive per i laghi Maggiore e Garda, i cui livelli idrici sono di circa mezzo metro e 25 centimetri inferiori alle medie del periodo". 

Il 13 marzo a Venezia si terrà una riunione, convocata dall'Autorità di bacino dell'alto adriatico con le Unione regionali bonifiche di Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché con gli enti gestori delle centrali idroelettriche, per cominciare ad affrontare le contromisure ad una possibile situazione d'emergenza idrica.