In attesa di una più generale riforma delle professioni il Collegio degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati si “autoriforma” utilizzando i poteri che la legge già gli conferisce.

A scegliere questa strada è il Consiglio nazionale dell’Albo che ha provveduto a ridisegnare la struttura ordinistica territoriale, istituendo le nuove “Federazioni degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati” che, una per Regione, saranno tutte insediate entro il 31 marzo prossimo.

Ad anticipare questo processo è stata l’Emilia-Romagna, dove la Federazione è stata costituita il 22 gennaio scorso a Bologna, eleggendo a presidente l’agr. Stefano Bernardi; ad essa aderiscono tutti i Collegi degli aerotecnica e degli agrotecnici laureati con sede nel territorio regionale oltreché le strutture di riferimento ordinistiche.

Le prossime “Federazioni” in lista di attesa per essere costituite sono quelle del Piemonte e della Calabria.

Le Federazioni regionali degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati hanno i seguenti compiti:

- promuovere e valorizzare i tecnici liberi professionisti nei territori di competenza;

- coordinare l’attività dei Collegi locali (anche promuovendo esperienze innovative di gestione collettiva delle attività) rappresentandoli nei rapporti con gli organi politici ed amministrativi delle Regioni, sia per i problemi generali della categoria, che per le questioni relative all’esercizio della professione;

- svolgere attività di raccordo fra i Collegi locali e le altre strutture che operano in collegamento con la categoria rappresentata, assumere iniziative su questioni che interessano l’esercizio della professione sia in forma autonoma che con rapporto di impiego;

- raccogliere informazioni, notizie e dati di interesse regionale sulla categoria;

- promuovere e coordinare in ambito regionale le attività di aggiornamento e di formazione tra gli iscritti nell’Albo;

- compiere studi, indagini ed altre attività anche su incarico della pubblica amministrazione.

Le Federazioni risultano quindi dotate di ampia autonomia, ancorché inserite stabilmente nell’ambito ordinistico, e sono finanziate da un contributo che i Collegi provinciali degli aerotecnica e degli aerotecnica laureati verseranno proporzionalmente al numero dei loro iscritti. Il presidente ed i restanti organi durano in carica 3 anni e sono rieleggibili.