"La mancanza di acqua potabile è tra le cause che maggiormente concorrono a determinare il sottosviluppo e la povertà, un male da considerare assieme all'impossibilità di accedere al mercato internazionale, all'analfabetismo, all'insicurezza alimentare, all'assenza di strutture e servizi, alla carenza di misure per garantire l'assistenza sanitaria di base, alla corruzione, alla precarietà delle istituzioni e della stessa democrazia". 

Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan nel corso del convegno "Water is life. Quale futuro per l'umanità", organizzato dalla Pontificia Accademia Scientiarium

"L'uso di questo bene deve essere razionale e solidale - ha aggiunto il ministro, sottolineando che, a suo avviso - la questione non va incentrata sullo scontro privatizzazione sì, privatizzazione no, ma va giudicata secondo criteri morali basati proprio sul valore della vita, sul rispetto dei diritti e della dignità di tutti gli esseri umani. I valori etici diventano di fatto - ha concluso il ministro - promotori positivi di pace e di sviluppo, se non altro perché, a proposito delle mie attuali responsabilità istituzionali, l'affermarsi in modo stabile, efficiente, giusto dell'agricoltura ovunque nel mondo eviterebbe all'umanità di oggi e di domani gran parte di quei terribili dolori, di quelle disumane sofferenze di cui vediamo essere afflitte oggi miliardi di persone nel pianeta terra".