Le tre organizzazioni Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare e Agci-Agrital hanno partecipato ieri mattina all’audizione presso la Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, nell’ambito di un'indagine conoscitiva sulle opere irrigue.
Durante la riunione le tre centrali cooperative hanno ribadito la necessità di mantenere la centralità del ruolo dei Consorzi di bonifica nella gestione dell’acqua.
“Il sistema consortile - affermano le tre sigle - va sostenuto non solo perché i Consorzi di bonifica, concessionari pubblici, realizzano le opere e ne curano la manutenzione, ma anche perché, essendo fondati sull’autogoverno dei produttori consociati, hanno il pregio di coinvolgere attivamente e di responsabilizzare una comunità di utenti su decisioni di interesse collettivo, quali la gestione della risorsa idrica”.
“Il sistema tuttavia – sostengono – presenta alcune criticità che dovrebbero essere risolte. Se infatti nelle regioni del Centro-Nord i Consorzi di bonifica hanno saputo realizzare opere che hanno consentito un utilizzo più razionale dell’acqua, in diverse regioni del Sud Italia spesso queste strutture non hanno dato i risultati sperati, essendo in molti casi commissariate, anche per lunghi anni”.
“La strada maestra per migliorare il funzionamento generale del settore - dicono - deve passare necessariamente attraverso un sistema di regole che permetta una efficace programmazione e realizzazione delle opere, oltre che attraverso un’allocazione adeguata delle risorse finanziare”.
“A tal proposito - concludono - abbiamo accolto con favore la decisione presa dal Cipe la scorsa settimana che ha destinato al settore fondi per circa 177 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture al Sud, fanalino di coda nell’utilizzo dei fondi a disposizione per la realizzazione di opere irrigue”.
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Fonte: Fedagri-Confcooperative