E' stata presentata ieri su iniziativa della Cia-Confederazione italiana agricoltori, la 14° edizione del concorso "Moda movie-taste for fashion", nato per valorizzare i giovani stilisti talentuosi, gli alimenti di qualità e un modello del mangiare sano e genuino. Alla conferenza stampa, che si è svolta alla sede nazionale della Cia, erano presenti, tra gli altri, Rossana Zambelli, responsabile dell'area organizzazione e amministrazione della Cia; Franco Mazzei, vicepresidente della Cia di Cosenza e Sante Orrico, ideatore del concorso.
"Abbiamo voluto legare moda e alimentazione perché riteniamo che siano tanti i punti in comune tra i due settori - ha sottolineato Zambelli, che ha aggiunto - come mondo agricolo siamo fortemente intenzionati a rendere questo rapporto con la moda, con la creatività e il valore che la contraddistingue, sempre più incisivo. I nostri produttori - ha continuato la responsabile della Cia - garantiscono qualità. Sono, questi due settori che garantiscono la qualità del made in Italy nel mondo e che da soli esprimono un fatturato di oltre 220 miliardi di euro l'anno, il 35% esportato a livello internazionale con continui successi e che mettono in mostra non solo considerevoli numeri economici, ma anche la creatività, l'impegno e l'iniziativa di tanti imprenditori, stilisti, soprattutto giovani, che lavorano con serietà e garantiscono e valorizzano l'immagine stessa del nostro Paese". I due settori, è stato inoltre affermato nel corso della conferenza stampa, a livello internazionale sono i più clonati e oggetto della pirateria.
"Lottiamo tutti i giorni contro le contraffazioni - ha dichiarato Franco Mazzei - e tutto ciò provoca ogni anno pesanti danni alle nostre imprese e nello stesso tempo si incrina di molto la stessa immagine dell'Italia all'estero. Per questo continua la nostra battaglia per salvaguardare il made in Italy".
Galan: “Uniti per contrastare il falso made in Italy”
“Ho seguito a distanza la denuncia della Cia emersa durante la conferenza stampa di presentazione di ‘Moda movie taste for fashion’, sul problema del falso made in Italy nell’agroalimentare. Effettivamente i due settori, quello della moda e quello del food, sono sicuramente i più imitati e clonati al mondo". Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan interviene sulla questione dei falsi nell’agroalimentare.
Per Galan ha fatto bene la Cia a cogliere l’occasione per denunciare quelli che sono veri e propri atti di pirateria. “E’ necessario uno sforzo da parte di tutti - ha affermato il ministro - per porre fine a queste diverse forme di pirateria economica che oltre a sottrarre risorse ai produttori che operano nella legalità”.
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Fonte: AgricolturaOnWeb