Il viaggio di AgroNotizie® nei costi di produzione ritorna alla campagna cerealicola 2025 con il frumento duro, in un confronto fra la produzione al Sud Italia con quella del Centro Italia.
Esaminando in primis la situazione al Sud, il campione di aziende preso in considerazione riguarda l'area fra Puglia, Basilicata e Sicilia, in zona pianeggiante, con un mix fra manodopera famigliare, salariata e il ricorso al contoterzismo, e una resa media finale di 3,68 tonnellate per ettaro.
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Analizzando voce per voce, si spende mediamente 185,8 euro/ettaro per i concimi, 75,4 euro/ettaro per i fitosanitari e 141,5 euro/ettaro per le sementi. 101,80 euro/ettaro sono invece a capitolo per energia e acqua, mentre su spese generali e costi fissi per ammortamenti, manutenzioni e canoni la spesa è pari a 298,40 euro/ettaro. Sul fronte del costo del lavoro per le operazioni colturali, 170 euro/ettaro sono assorbiti dal lavoro in conto terzi e 197,5 euro/ettaro sulla manodopera. Il costo totale arriva quindi a 1.170,30 euro/ettaro. Riferendosi quindi alla produzione di 3,68 tonnellate/ettaro, il costo di produzione si aggirerebbe intorno ai 318 euro/tonnellata in media.
Passando invece alla situazione del Centro Italia, vediamo una crescita dei costi in valore assoluto e una resa maggiore per ettaro, pari circa mediamente a 4,59 tonnellata/ettaro. Le rilevazioni di Ismea si concentrano fra Toscana e Marche, con uno schema costi che registra in primis 224 euro/ettaro per i concimi, 90,7 euro/ettaro per i fitosanitari e 157,50 euro/ettaro per le sementi. Si continua poi con energia e acqua a 114,50 euro/ettaro, mentre per le spese generali di canoni e utenze il costo è di 58,90 euro/ettaro. I costi fissi, pari 239,90 euro/ettaro, comprendono la stima di ammortamenti, costo d'uso del capitale fondiario e interessi sul capitale. Chiudono il conto economico le operazioni colturali, con 289,30 euro assorbiti dal lavoro in conto terzi e da 215,60 per la manodopera. Il totale dei costi risulta quindi mediamente pari a 1.390,20 euro/ettaro.
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Con 4,59 tonnellate/ettaro di produzione, il costo di produzione si aggira intorno ai 302,80 euro/tonnellata, più conveniente di 16 euro rispetto alla produzione meridionale. Per come girano i prezzi all'origine sui mercati, entrambe le produzioni risultano comunque non redditizie.
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