Veronafiere, primo organizzatore diretto di manifestazioni espositive in Italia, archivia un 2009 ampiamente positivo segnando risultati superiori alle attese di inizio anno.
L'Ente di Viale del Lavoro ha chiuso il bilancio consolidato, approvato dall’Assemblea dei soci, con un fatturato di 83,1 milioni di euro, segnando un incremento del 19,6% rispetto alle previsioni. Superiori alle attese anche il margine operativo lordo, che si attesta a 11,6 milioni (+32,5% rispetto alle previsioni), il risultato operativo, pari a  4,3 milioni di euro e l’utile netto, che si attesta a 1,5 milioni di euro.
Dall’analisi dei risultati consuntivi emerge, quindi, la capacità di Veronafiere di contenere i negativi effetti che la violenta crisi economica ha prodotto sull’economia mondiale.
Nel 2009, il quartiere espositivo di Veronafiere è stato operativo per ben 136 giornate, durante le quali si sono volte 42 manifestazioni espositive per 723.000 metri quadrati venduti, alle quali hanno preso parte 15.000 espositori e 1 milione 123 mila visitatori. L’attività congressuale ha visto l’organizzazione di 460 convegni per 60 mila presenze.
“Nonostante il difficile quadro economico internazionale – ha dichiarato il presidente Ettore Riello – anche nel 2009 Veronafiere ha segnato risultati positivi, confermando anche la quota parte di investimenti autofinanziati, pari a 15 milioni di euro per lo scorso anno, per il miglioramento delle infrastrutture. Anche l’azione di consolidamento del nostro ruolo di piattaforma al servizio del sistema Paese per l’interscambio con l’estero, ha visto la realizzazione di due delle quattro partnership previste a fine piano industriale, nel 2014, con la costituzione della Veronafiere Lems India Private Limited con sede a NewDelhi e l’accordo con il Trade Development Council di Hong Kong”.   

L’attività internazionale di Veronafiere - ha sottolineato Giovanni Mantovani, direttore generale – che  ha visto nel 2009 l’organizzazione di 18 eventi in 11 Paesi, tra i quali Corea del Sud, Giappone, India, Brasile, Stati Uniti d’America, Russia e Cina, caratterizza fortemente, e si riversa positivamente, sulle manifestazioni promosse  nel quartiere espositivo. La  percentuale, infatti, di presenze estere é del 28,89% tra i visitatori e del 26,53% tra gli espositori: medie di molto superiori al range del settore”.