Lagnasco Frutta incorpora la Pav di Verzuolo: nasce la maxi coop della frutta saluzzese. Si produrranno 600mila quintali di frutta l'anno con un impiego di forza lavoro che, nei mesi di punta, arriverà a trecento unità. Il giro d'affari della nuova cooperativa sfiora i 40milioni di euro l'anno e vede protagonisti 266 soci.

Conservazione, lavorazione e commercializzazione della frutta: è questo il core business della cooperativa, tra le più importanti del nord Italia. La fusione per incorporazione tra Lagnasco Frutta e Pav sarà effettiva a partire dai primi mesi del 2011, ma nella realtà la produzione sarà marchiata Lagnasco Frutta già a partire da questa campagna.

Percorso, strategie e tempi di realizzazione sono stati redatti da tecnici e comitati di valutazione. La fusione punta a un risparmio sull'economia di scala e a una maggior presa dal punto di vista commerciale.

Il nuovo consiglio di amministrazione sarà composto da 14 rappresentanti: undici di Lagnasco Frutta e 3 di Pav. Gli attuali presenti sono Mauro Mellano (Lagnasco Frutta) e Mauro Panero (Pav).

Lagnasco Frutta fa parte dell'O.p. (Organizzazione di produttori) Lagnasco Group, che opera dagli anni sessanta ed è stata ufficialmente fondata nel 1973. Pav è nata nel 1977 e, sino alla fusione con Lagnasco Frutta, faceva parte dell'altra Op, Ortofruit Italia (40% della intera capacità produttiva).

Nel progetto sono direttamente coinvolte anche le cooperative Blu di Valle e Piccoli Frutti Piemontesi che sono le realtà realtà parallele di Lagnasco Frutta e Pav: si occupano della commercializzazione di mirtilli, ramassin e altri piccoli frutti. La fusione permetterà di ottenere una produzione consistente: 2000 quintali di mirtilli, 700 quintali di ramassin, alcune centinaia di quintali di altri piccoli frutti.