Si arricchisce il panorama italiano della qualità certificata. E' quanto emerge dal 'Rapporto Qualivita 2009', che mostra come nel 2009 il paniere dei prodotti Dop, Igp e Stg in Europa si è arricchito di 50 produzioni e in testa c'è l’Italia, con 19 nuove registrazioni, seguita da Francia e Spagna, con 6 nuove produzioni rispettivamente per i due Paesi. L'Italia, con le sue 194 produzioni certificate, rimane il Paese europeo con il maggior numero di produzioni registrate (21%), seguita da Francia (19%) e Spagna (14%).

In crescita soprattutto i prodotti ortofrutticoli e cerealicoli, con 12 nuove produzioni. Relativamente al tipo di registrazione, va sottolineato un forte incremento per le Igp - Indicazioni geografiche protette, con 11 nuove produzioni certificate. Mentre le Dop - Denominazione di origine protetta, hanno fatto registrare un incremento di 8.
I nuovi prodotti registrati nel corso del 2009 riguardano prevalentemente le Regioni che già l'anno precedente avevano ottenuto notevoli performance. Resta abbastanza stabile la graduatoria delle Regioni con il maggior numero di denominazioni: in testa il Veneto (31 prodotti), seguito da Emilia-Romagna (30), Lombardia (21), Toscana (20), Sicilia (18).

L’Aceto Balsamico di Modena, dopo un’istruttoria di 13 anni a causa dei continui ricorsi legali, ha ottenuto l’Igp. In fase conclusiva anche il dossier che riguarda la Pizza Napoletana Stg. Il 9 dicembre 2009 il Comitato permanente delle Specialità tradizionali garantite, ha deciso di emanare il Regolamento CE di registrazione come Stg, ma
dovranno passare ancora alcuni mesi prima della registrazione definitiva.
La registrazione Stg è un tipo di certificazione che affianca gli acronimi Dop e Igp e indica prodotti agricoli e alimentari che abbiano una "specificità" legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in tale zona. Una volta ottenuta la registrazione definitiva La Pizza Napoletana Stg potrà essere prodotta nell'intero territorio dell'Unione europea, adottando il disciplinare di produzione registrato.

I risultati dell’analisi sui valori del 2008, mostrano le produzioni italiane di qualità registrate come una realtà economica importante, con 1milione e 840 tonnellate di produzione, un fatturato complessivo alla produzione, 5,3 miliardi di euro e 9,8 miliardi di euro di fatturato complessivo al consumo. 98.200 circa le aziende di produzione.

La produzione totale registrata mostra un trend crescente, dovuto al comparto ortofrutticolo. Le gerarchie fra le varie produzioni registrate cambiano quando si passa dall'analisi delle quantità a quelle dei valori (fatturato). Questa seconda chiave interpretativa, infatti, rovescia letteralmente le posizioni, facendo emergere l'importanza dei manufatti - formaggi e carni lavorate – a discapito dei frutti della terra.
Rispetto alle esportazioni, nonostante i valori registrati siano positivi negli anni e in crescita continua, sembra esserci ancora molto da fare. E' quasi paradossale - si legge nel 'Rapporto' - che i prodotti riconosciuti come alfieri del Made in Italy vadano sui mercati internazionali per poco più del 10% dei loro volumi complessivi.

Consolidato lo stato della distribuzione dei prodotti: importante presenza del moderno attraverso la Grande distribuzione, sebbene - soprattutto nelle zone di produzione – la distribuzione tradizionale sia ancora molto forte, sia nella forma del dettaglio che della vendita diretta; ancora asfittica, sebbene in lieve crescita, la distribuzione attraverso Hotel-Restaurant-Café (HoReCa).
Relativamente ai prezzi al consumo dei prodotti agroalimentari di qualità, riferiti alla vendita presso la Gdo, nel 2009, non è stata registrata nessuna eccessiva variazione, con solo due sole eccezioni: la Mela Val di Non Dop, che ha registrato un meno 16% nel costo al consumo dovuto ad un aumento della produzione e il Pecorino Romano Dop, che ha registrato un meno 14%, da attribuirsi alla crisi economica. Interessante l'andamento dei prezzi al consumo della Mozzarella di Bufala Campana Dop, sceso nel 2007 e 2008, e risalito nel 2009 ai livelli precedenti lo scandalo della Mozzarella alla Diossina. 

In sintesi
19 nuove produzioni italiane registrate nel corso del 2009, in crescita soprattutto ortofrutticoli e cereali.
• L’Italia ha il 21% dei prodotti certificati in Europa
• Con 194 produzioni certificate, l’Italia resta la nazione europea con il maggior numero di produzioni registrate
1 milione e 840 tonnellate la quantità prodotta nel 2008 a indicazione geografica
5,3 miliardi di euro, il fatturato complessivo nel 2008 alla produzione
9,8 miliardi di euro, il fatturato complessivo nel 2008 al consumo
98.200 le aziende agricole e gli allevamenti
7.600 le strutture di trasformazione artigianali e industriali.

Per approfondimenti: www.qualivita.it