Dop e Igp, nuova Pac, sostegni finanziari agli allevamenti in difficoltà. Questi i principali temi toccati al Nord Italia nell'ultima settimana.

 

Friuli Venezia Giulia

 

Rapporto Qualivita, forte crescita delle Dop in Regione

"Il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana in cui le produzioni agroalimentari Dop e Igp hanno registrato la maggiore crescita nel 2021". Così l'assessore all'Agricoltura Stefano Zannier ha ricordato gli ottimi risultati della Regione, che ha incrementato del 63% il valore generato delle produzioni a marchio tipico rispetto al totale della produzione agroalimentare. "Un risultato che pone la nostra regione al primo posto in Italia per il tasso di aumento nell'anno post pandemia rispetto al 2020 - continua Zannier, in occasione della presentazione del 20esimo Rapporto Ismea-Qualivita - sono dati molto importanti per il comparto agroalimentare friulano".

 

In Friuli Venezia Giulia il peso della Dop economy equivale a un valore pari a 1 miliardo e 162 milioni di euro, che nel settore delle produzioni a marchio tipico comprende 26 prodotti e oltre 3.600 addetti. Di questi il vino fa la parte del leone con 803 milioni di euro di valore economico e un +35% rispetto al 2020, mentre nel segmento cibo l'incremento è solo del 7%, pari a 359 milioni di euro. "La strada intrapresa dalle imprese del settore e dalle politiche regionali degli ultimi anni in difesa e per la valorizzazione delle produzioni certificate va perseguita con ancora maggiore determinazione - conclude Zannier - non serve solo competere sulla quantità, ma bisogna saper investire su qualità e tipicità".

 

Emilia Romagna

 

Dop e Igp, Emilia Romagna prima regione d'Italia

Soddisfazione per l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi nel commentare i dati del Rapporto Qualivita sulle eccellenze agroalimentari, dove si evidenzia come l'Emilia Romagna sia la prima regione italiana per impatto Dop e Igp del cibo, con un valore attestato pari a 3,1 miliardi di euro, che diventano 3,6 miliardi complessivi considerando anche il vino. In Emilia Romagna ci sono le prime tre province per produzione di Dop e Igp: Parma (1,3 miliardi di euro di valore) Modena (706 milioni) e Reggio Emilia (649 milioni).

 

"L'Emilia Romagna è il cuore agroalimentare del Paese - sottolinea l'assessore Mammi - il Rapporto Ismea Qualivita mette ancora una volta in evidenza il sistema di filiera organizzato del nostro territorio, che sa produrre cibo straordinario e di qualità, buono e sicuro, che esportiamo in tutto il mondo. Di questo vanno ringraziati gli agricoltori, i produttori e le imprese agroalimentari del nostro territorio. Si tratta di risultati straordinari nella produzione di cibo a Indicazione Geografica che, sul nostro territorio, impatta per il 31% dell'intero comparto agroalimentare".

 

Lombardia

 

Allevamenti, bando in arrivo per le aziende suinicole e per la produzione di latta di montagna

La Regione Lombardia, nell'ambito del Psr, ha attivato la Misura 22, dedicata al sostegno ai settori agroalimentari più colpiti dalla crisi economica derivata in particolare dalla guerra in Ucraina. I comparti produttivi stanno soffrendo l'aumento dei prezzi dei fattori di produzione, con la liquidità aziendale messa in difficoltà dall'aumento dei prezzi per energia, concimi e mangimi.

 

"Per sostenere le imprese mettiamo a disposizione delle aziende agricole 17,4 milioni di euro - sottolinea l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi - vogliamo dare un supporto immediato a due settori come la suinicoltura e gli allevamenti di produzione di latte di montagna in particolare sofferenza. Tutelare le filiere produttive è fondamentale, e questi due settori sono alla base dei nostri prodotti di eccellenza". Il bando sarà attivo da dicembre e sarà correlato alla dimensione aziendale, quantificata in unità bestiame, fino a un massimo di 15mila euro per le aziende suinicole e di 10mila euro per gli allevamenti di bovini da latte in montagna.

 

Pac, 835 milioni di euro e 39 linee di intervento

A disposizione dell'agricoltura lombarda, nella nuova Pac 2023-2027 ci sono 835 milioni di euro e 39 linee di intervento. La Giunta Regionale ha approvato il complemento per lo sviluppo rurale del Piano Strategico Nazionale per il periodo 2023-2027, in fase di approvazione da parte della Commissione Europea.

 

"Per i prossimi anni vogliamo promuovere un settore agricolo sempre più intelligente, competitivo, innovativo, resiliente e diversificato - spiega Rolfi - che garantisca sicurezza alimentare a lungo termine, rafforzando la tutela dell'ambiente e della biodiversità. Con questo documento intendiamo rafforzare i territori rurali, generando nuove opportunità anche nelle aree marginali. La programmazione della nuova Pac avviene in una situazione geopolitica internazionale molto complicata, tra pandemia, guerra in Ucraina, aumento dei costi di produzione e reperimento delle materie prime. In questo contesto il settore agricolo è chiamato a garantire quantità, qualità e salubrità degli alimenti, oltre a proseguire il proprio ruolo di presidio ambientale, territoriale e paesaggistico. Una sfida difficile, per questo serve un Piano Strategico chiaro".

 

Fra gli obiettivi strategici e perni portanti della prossima Pac regionale vi sono una sempre maggiore sostenibilità, la crescita della competitività, l'innovazione in tutte le sue declinazioni, i giovani e la valorizzazione delle tipicità.