Il Laboratorio per la Tecnologia della Riproduzione (Ltr), noto all'opinione pubblica per la clonazione animale, rischia di interrompere diciassette anni di attività coronata da prestigiosi riconoscimenti internazionali.
Negli ultimi mesi, il Consiglio d'Amministrazione del Consorzio di Incremento Zootecnico (Ciz) a cui fa capo il Laboratorio di Galli ha infatti manifestato difficoltà finanziarie, a causa della mancanza di interesse verso la ricerca biotecnologica, che da anni Ltr affianca a quella zootecnica, e della sfavorevole congiuntura economica.
L'attività del Laboratorio di Cremona 'non è più considerata interessante', ha dichiarato Cesare Galli, da quando il nuovo Cda del Consorzio per l'incremento zootecnico 'ha manifestato l'impossibilità di sostenere la sede, a causa della mancanza di interesse verso la ricerca biotecnologica'.
'Abbiamo ancora diversi finanziamenti europei', ha poi affermato Galli, 'quindi potremmo continuare a svolgere la nostra attività, speriamo nella stessa sede. Stiamo valutando come fare: si potrebbe costituire un'altra società che si faccia carico della gestione del laboratorio. Abbiamo avanzato le nostre proposte, ora aspettiamo la risposta del Cda del consorzio: per continuare a lavorare in questa struttura è necessario che dia l'approvazione'. Altrimenti, Prometea, Pegaso e gli altri animali clonati presenti nel laboratorio non avranno più una casa.
 
La solidarietà dei colleghi
L'Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) ha espresso solidarietà con il collega veterinario del quale apprezza non solo la statura scientifica ma anche il coraggio di fare scelte in controtendenza. Galli ha infatti iniziato le sue ricerche nel Regno Unito e le ha trasferite in un piccolo centro nella campagna cremonese, lavorando con un personale di 11 addetti che oggi intende salvaguardare.
Gli studi del Laboratorio vanno dalla realizzazione di biobanche per tutelare le specie in pericolo attraverso nuove tecniche di conservazione delle cellule animali, fino a quelli sugli xenotrapianti per rendere gli organi dei maiali compatibili con l’organismo umano.
L'Anmvi si augura che il Ciz e il Laboratorio possano superare le attuali difficoltà economico-finanziarie e che le Autorità, locali e nazionali, non lascino intentate le possibilità di continuare le ricerche e di continuarle in Italia, anche alla  luce della riflessione etica che la clonazione sta suscitando in tutta Europa.