'Si va confermando la capacità programmatoria della produzione imperniata sul sistema delle Organizzazioni dei Produttori. La situazione complessiva, al momento, ci permette di stimare un andamento che garantisca complessivamente il soddisfacimento delle quantità concordate a livello di accordo interprofessionale (48 milioni di quintali) confermando la capacità programmatoria della produzione, imperniata sul sistema delle Organizzazioni dei Produttori'. E’ il commento di Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna, sulla campagna del pomodoro da industria in Emilia Romagna.
'Nel dettaglio si possono prevedere chiusure di campagna con riduzioni rispettivamente di circa 20% al centro nord e del 25% al sud rispetto alle quantità contrattate', spiega Battelli, 'e a questo proposito vanno tenuti in considerazione in primis gli avversi andamenti climatici, ma anche le fisiologiche riduzioni fra le quantità contrattate, gli ettari effettivamente messi a semina e le quantità effettivamente trasformate'.
Al momento, a giudizio della Cia,  si può confermare l’allungamento del periodo di raccolta che va previsto almeno fino alla prima settimana di ottobre con una caratteristica di eccessiva scalarità di maturazione (e quindi consistenti scarti in campagna) in particolare per gli impianti con trapianto tardivo causato dalle forti precipitazioni primaverili.
'La caratteristica agronomica più importante da segnalare per questa campagna, almeno per quel che riguarda il centro nord, sono comunque i consistenti attacchi di peronospora causati dalle piogge abbondanti e ripetute', sottolinea Battelli, 'che non hanno permesso una adeguata difesa fitosanitaria e che in alcune aree, in particolare quella ferrarese, sono state causa di allagamenti e ristagni protrattisi per lungo tempo'.
Il bel tempo dopo i temporali di metà giugno ha permesso tuttavia consistenti riprese produttive e, soprattutto, una buona resa alla trasformazione permettendo, a condizioni stabili, prezzi sostenuti ottenibili dalle tabelle-qualità e un regolarissimo svolgimento delle operazioni di consegna alle industrie di trasformazione. 'Al momento il coordinamento voluto dal ‘Tavolo agricolo del pomodoro da industria del centro-nord’ gestisce la diminuzione del prodotto in maniera omogenea rispetto al contrattato con le singole industrie', precisa ancora Battelli, 'favorendo i consolidati rapporti di filiera'.
Nei pochi casi in cui non è stato raggiunto il quantitativo minimo (70%) necessario per poter accedere all’aiuto accoppiato (calcolato sulla superficie rispetto alle rese regionali fissate nel decreto sul regime transitorio del pomodoro destinato alla trasformazione) le sedi territoriali Cia stanno seguendo i produttori per le domande necessarie ad evidenziare la causa di forza maggiore 'avendo comunque, al momento degli eventi calamitosi, segnalato alle amministrazioni competenti i casi e le aree interessate alle piogge alluvionali', conclude Battelli, 'richiedendo i sopralluoghi e le consolidate determinazioni amministrative di delimitazione territoriale'.