Si chiamano farmer market ma non sono altro che mercatini. Mercatini degli agricoltori che secondo il ministero delle Politiche Agricole saranno almeno un centinaio entro la fine dell’anno. Grazie ad un suo decreto tutti i comuni hanno infatti la possibilità di aprire mercati gestiti dagli agricoltori. L'idea è quella di abbattere i costi dei prodotti attraverso l'acquisto anche in città di frutta e verdura di stagione appena raccolti, oltre a vino, salumi e latticini trasformati in azienda. L'idea è quella della filiera corta grazie alla quale un chilo di mele golden viene venduto a 0.60 centesimi di euro contro 1.80 chiesti in media nei supermercati. Mele golden che vengono dalle aziende vicine e stesso discorso vale per i pomodori, le clementine che non solo costano meno ma hanno il valore aggiunto di essere freschissime.
Valore aggiunto al quale se ne aggiunge un altro non messo in evidenza nel prezzo, ovvero che questi mercatini sono anche di gran lunga più sostenibili ambientalmente parlando. Perché la filiera corta riduce le distanze tagliando drasticamente il trasporto e i suoi impatti sul territorio. Cosa non da poco, oltre al fatto che i prodotti freschi non dovrebbero avere conservanti e soprattutto non arrivano dall'altra parte del mondo.