Si celebra sabato 5 e domenica 6 ottobre prossimi, in tutta Italia, la Giornata nazionale dell’energia elettrica, promossa da Assoelettrica: un’occasione per conoscere anche le potenzialità del “microelettrico”, generato lungo la rete idrografica minore. In Italia sono 112 le centrali idroelettriche, gestite da realtà aderenti all’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, con una potenzialità complessiva di 111.341 kilowatt. Per i Consorzi è il Piemonte la Regione in cui maggiori sono le possibilità da parte di enti irrigui e di Bonifica: 41.810 kilowatt, suddivisi fra otto produttori. “C'è un'opportunità di energia pulita, che pur non risolutiva, apporterebbe benefici di carattere ambientale ed economico: è quella derivata dai piccoli salti d'acqua presenti nei fiumi minori, nei torrenti, nei canali gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione - sottolinea Massimo Gargano, presidente Anbi -. E' una risorsa ancora poco sfruttata, nonostante rientri pienamente negli “usi plurimi” dell'acqua, previsti dalla legge. Il costo per realizzare una di queste centraline può essere indicato in circa duemila euro per ogni kilowatt installato; l'ammortamento di tale investimento verrebbe realizzato nell'arco di otto anni, come previsto dagli incentivi relativi ai certificati verdi. Considerando la ricchezza del patrimonio idrico del nostro Paese, i margini di sviluppo sono molto ampi; servono, però, scelte politiche determinate per favorire le compatibilità degli interventi in un settore di pubblico interesse, quale è la Bonifica. In occasione della Giornata è prevista una cerimonia presso le centrali idroelettriche di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza e gestite dal Consorzio di bonifica Pedemontano Brenta: l’impianto sarà aperto al pubblico e saranno inaugurate le antiche prese della Roggia Dolfina, un manufatto risalente al 1600 e recentemente restaurato.