Federbio, Federazione unitaria del settore agroalimentare biologico e biodinamico e AssoBio, Associazione delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici precisa alcune interpretazioni dei dati diffusi dall’Ismea sul mercato bio nazionale. L’indagine prende in esame solo i prodotti confezionati e con codice a barre (escludendo i prodotti venduti allo stato sfuso o a peso variabile, come l’ortofrutta) nella gdo (super e ipermercati), un canale il cui peso per i prodotti biologici è inferiore a un terzo del mercato complessivo. Oltre alla grande distribuzione (il cui assortimento di prodotti bio non supera le 300 referenze) propongono prodotti biologici oltre 2.000 punti di vendita diretta gestiti dai produttori, oltre 1.000 negozi specializzati (il cui assortimento supera anche le 3.000 referenze), circa 200 mercati, un numero crescente di gruppi d’acquisto; prodotti biologici rientrano nell’assortimento di migliaia di negozi tradizionali e dell’intero canale erboristerie. La copertura dell’analisi Ismea, pur offrendo utili informazioni su un fenomeno in crescita, è quindi estremamente parziale ed è del tutto improprio estendere la stima della contrazione del 2.5% nella grande distribuzione all’intero settore che, anzi, è in netta crescita.