E il biologico?
Alla fiera Marca a Bologna è stato fatto il punto in un bel convegno organizzato da Assobio in collaborazione con FederBio.
Dai dati esposti da Nielsen e da Nomisma emerge che dopo la battuta di arresto del 2023, il settore è tornato a crescere in valore e in volume.
La Grande Distribuzione Organizzata, di gran lunga il maggiore canale di distribuzione in Italia, segna un +4,5% a valore nel 2024 e si dichiara soddisfatta: secondo gli analisti in sala potrebbe però fare molto di più. I consumi in Italia rimangono bassi in confronto ad altri paesi europei; Francia e Germania hanno una quota sui consumi totali praticamente doppia rispetto all'Italia.
L'Italia è leader per quanto riguarda le superfici (siamo al 20% rispetto alla Sau totale, un dato vertiginoso a livello europeo) e leader per quanto riguarda l'export (siamo il secondo paese esportatore mondiale dopo gli Usa) ma in coda alla classifica europea dei consumi.
In Italia i due terzi del mercato sono rappresentati da 5 milioni di famiglie, famiglie giovani, con figli, salutiste e, ovviamente, con alto reddito. La Gdo se vorrà espandere il mercato dovrà quindi lavorare sui prezzi come anche sugli assortimenti degli scaffali. Ma non basterà. Non basterà se gli stipendi degli italiani, a differenza degli altri europei, rimarranno fermi, come lo sono da anni. Ma questo non è certo solo un problema del biologico.