La pubblicazione degli Annali del Settore Fitosanitario è divenuta tradizionalmente l’occasione per fare il punto sulla situazione fitosanitaria della Regione Piemonte.
L’anno 2005 è stato caratterizzato da alcune emergenze causate da avversità parassitarie di particolare rilievo: la flavescenza dorata della vite, il cinipide galligeno del castagno e le cavallette.
Abbiamo assistito ad una insospettata recrudescenza della flavescenza dorata che si pensava invece di tenere sotto controllo. Contro questa fitoplasmosi l’impegno della Regione è stato veramente straordinario: sono stati stanziati negli anni quasi 40 milioni di euro. A fronte di questo grosso sforzo tuttavia i risultati non sono stati soddisfacenti.

Su questa partita la Regione intende intensificare il suo impegno, aumentando il coordinamento delle azioni sul territorio, ma occorre acquisire chiara coscienza che da questa emergenza sarà possibile uscire solo se tutte le componenti del sistema produttivo e territoriale, faranno la loro parte nella scrupolosa applicazione del decreto di lotta obbligatoria e continuando ad operare per ottenere modifiche migliorative del decreto.
Nel 2005 l’ìmpegno contro l’insetto cinipide galligeno del castagno ha ricevuto un significativo impulso grazie all’entrata in vigore della legge regionale n. 35 del 2004 “Provvedimenti in materia di castanicoltura”. Grazie a questo provvedimento è stata stanziata la somma di un milione di euro per il biennio 2005-2006 da destinare alla ricerca, alla lotta e al contenimento del danno ambientale.
L’intervento più importante è rappresentato dalla lotta biologica con l’introduzione dal Giappone di un altro insetto parassitoide del cinipede. Questo metodo è stato risolutivo in estremo oriente e dai primi risultati sembra essere promettente anche in Piemonte. La lotta biologica è un metodo pulito ed efficace tuttavia richiederà tempi adeguati prima che i castanicoltori ne avvertano l’efficacia. Nel frattempo stiamo valutando adeguate misure di sostegno per evitare che la nostra castanicoltura sparisca.

Nell’estate 2005 abbiamo assistito ad una diffusa pullulazione di cavallette in diverse zone del Piemonte. Il fenomeno è stato causato da specie autoctone; la più diffusa è stata la cavalletta dalle ali rosa “Calliptamus italicus, che, oltre a causare danni alle colture ha creato non pochi disagi alla popolazione. La Regione intensificherà il proprio impegno anche nei confronti di questo problema, mettendo in atto una serie di misure capillari relative al monitoraggio sul territorio, all’informazione, alla ricerca per la messa a punto dei metodi di prevenzione delle infestazioni (modellistica e mappe di rischio) ed alle tecniche di lotta, privilegiando particolarmente i mezzi biologici e quelli agronomici.
(Mino Taricco - Assessore regionale all’Agricoltura Tutela della fauna e della Flora)

Indice degli argomenti
L’annata 2005: aspetti climatici fitosanitari e colturali
· Colture erbacee
· Colture orticole
· Colture frutticole
· Floreali ed ornamentali, verde urbano, piante forestali.
Approfondimenti tecnici
Attività del Settore

Supplemento al n. 51 dei “Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura”
Direttore responsabile: Teodora Trevisan
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La pubblicazione è gratuita e può essere richiesta a:
Quaderni della Regione Piemonte - Agricoltura
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