L'Emilia-Romagna, con il 29% di superficie destinata a pomodoro, è la seconda regione produttrice dopo la Puglia (34%).
A Parma, inoltre, si trasforma il 25% del prodotto nazionale.
La coltura della cipolla, invece, è alla ricerca di innovazioni varietali che consentano di mantenere vivo l'interesse in un'area tradizionalmente vocata.  Non sorprende allora che Crpv e Azienda Stuard abbiano organizzato a Parma, nei giorni scorsi, l'incontro tecnico "Pomodoro da industria e cipolla" riscuotendo il consueto apprezzamento.

Dai risultati della sperimentazione varietale emergono alcune linee interessanti per il passaggio al secondo livello. Buono anche il comportamento delle varietà di secondo livello per un loro inserimento in lista.
Tra quelle degne di attenzione per contenuto in licopene sia sul prodotto fresco che su quello trasformato e concentrato si ricordano Leader, Heinz 3702, All Flash 1000 e, nelle precoci, Heinz 9997.

Per quanto riguarda la cipolla, si sono presentati i dati delle tre tipologie a bulbo giallo, bianco e rosso che hanno evidenziato varietà valide sia dal punto di vista produttivo che qualitativo.
Fra queste, Pandero e Rambo inserite da quest'anno nella lista di orientamento varietale regionale.

Interessante la presentazione di prove sul controllo delle infestanti in biologico che hanno dimostrato come si possa ottenere un buon controllo nell'interfila, come il trapianto dia migliori risultati rispetto alla semina diretta e come l'impiego di manodopera per le scerbature manuali sia pressoché dimezzata nei trapianti rispetto alle semine dirette.

L'incontro "Pomodoro da industria e anguria"  svoltosi  a Ferrara e organizzato da Crpv e Azienda Marani, ha ripreso i risultati della sperimentazione varietale su pomodoro in Emilia-Romagna e Ferrara e presentato i primi risultati di uno studio per la caratterizzazione e valorizzazione del pomodoro ferrarese.
Fortemente voluto dalla Provincia di Ferrara, questo progetto ha valutato, da un punto di vista qualitativo ma anche di convenienza economica, alcune varietà tipiche di pomodoro in quattro differenti aziende.
Particolare importanza è stata data alla determinazione del contenuto in antiossidanti e in microelementi rispetto al tipo di terreno.

Per quanto riguarda l'anguria, infine, viene confermato il buon comportamento di Crimson e Miyaco, delle varietà "seedless"  che abbinano qualità e produttività, e le mini angurie.

A Medicina, importante zona di coltivazione di patata e cipolla (per la quale sono in dirittura finale le pratiche per l'ottenimento del marchio Igp), si è svolto l'incontro di presentazione delle attività sperimentali 2004 sulle due colture, organizzato da Crpv, Cisa Mario Neri e Prober.

Il presidente del Consorzio Igp Cipolla di Medicina  ha ricordato il peso produttivo di questo comune nel contesto nazionale (pari a circa il 10% della superficie nazionale).
Successivamente sono state illustrate le prove di 1° e 2° livello da cui sono emerse utili indicazioni per l'aggiornamento delle liste varietali regionali, quali le varietà Rambo e Pandero tra le cipolle dorate.

È stata inoltre sottolineata l'esigenza di una maggiore integrazione con la produzione per l'allestimento di campi dimostrativi con il miglior materiale testato nei campi sperimentali.

Riguardo la patata, durante l'incontro sono state presentate le esigenze di produttori e mercato relativamente agli aspetti qualitativi ed estetici e le attività di ricerca e sperimentazione orientate verso questi obiettivi.

Sono state anche descritte le caratteristiche delle nuove varietà Letizia, Anita e Ramos (che hanno registrato un buon comportamento produttivo e qualitativo) e la lista consigliata per il biologico che prevede l'utilizzo di Agata, Almera, Ambra, Kuroda ed Escort.

Alcuni agricoltori, infine, pur dimostrando molto interesse per i dati della sperimentazione, hanno sottolineato l'importanza di richiamarsi all'ideotipo di Primura che negli anni passati ha caratterizzato il prodotto tipico di Bologna.

Per informazioni: www.crpv.it