La Giornata divulgativa "Forme di allevamento della vite e gestione del suolo", organizzata da Crpv e Crive venerdì 27 agosto e ospitata presso i vigneti della Cattedra di Viticoltura dell'Università di Bologna, è stata l'occasione per apprendere le ultime, apprezzate, novità in fatto di tecnica colturale del vigneto.

Ad Ozzano, la visita a biotipi di Albana ottenuti a seguito di irraggiamento gamma ha permesso di apprezzare i risultati delle mutazioni indotte sulle gemme originarie che si sono tradotte in germogli fertili, sin dalle gemme basali, con internodi raccorciati e con grappoli perfettamente formati e dimensionati. Con questi "cloni irraggiati" si potrà così allevare anche l'Albana a cordone speronato.

Sono stati inoltre mostrati diversi tipi di inerbimento tra cui va segnalato quello con un tipo di Festuca ovina denominato pustza, caratterizzata da un apparato radicale superficiale, quindi non competitivo, e resistenza al calpestio. Buona anche la copertura della superficie.

L'appezzamento che ha subìto lavorazioni meccaniche per la prima volta lo scorso anno, ha invece mostrato l'immediata risposta delle viti che sono partite con una maggior spinta vegetativa.

A seguire, nei campi di Granarolo sono state illustrate le forme di allevamento più innovative (Cordone libero mobilizzato, Cordone speronato mobilizzato e Combi) adatte per la vendemmia a scuotimento verticale, più rispettosa quindi della qualità del vendemmiato.

È stato poi possibile osservare in azione le macchine per la gestione del prato, una falcia-andanatrice della ditta Tanesini Technology (Blader) e un prototipo (trincia-andanatrice) della ditta Nobili, oltre alle macchine per la gestione della chioma, una cimatrice e una defogliatrice della ditta Tanesini Technology.

 

Per informazioni: www.crpv.it