Latte e prodotti lattiero-caseari detengono un enorme potenziale per migliorare la nutrizione e il sostentamento di centinaia di milioni di poveri in tutto il mondo, secondo un nuovo studio della Fao pubblicato oggi.

Lo studio Milk and dairy products in human nutrition sostiene che i Governi dovrebbero investire di più in programmi che favoriscano la diffusione del consumo di latte e prodotti lattiero-caseari tra le famiglie povere e che li aiutino ad avviare piccoli allevamenti caseari.

"Come parte di una dieta equilibrata, il latte e i prodotti lattiero-caseari possono essere una fonte importante di energia alimentare, di proteine e di grassi" ha detto Ellen Muehlhoff, esperta Fao di nutrizione e parte del team che ha curato la pubblicazione. "Sono anche ricchi di micronutrienti fondamentali per combattere la malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo, dove le diete delle popolazioni povere sono spesso basate esclusivamente su cereali e carboidrati e privi di diversità".

Prezzi proibitivi
Tuttavia, nonostante i benefici che potrebbero fornire, latte e latticini sono ancora troppo costosi per le famiglie più povere.
Secondo la pubblicazione i governi dovrebbero affrontare il problema facendo della nutrizione un obiettivo specifico nello sviluppo del settore lattiero-caseario e investendo in programmi che aiutino le famiglie povere ad allevare bestiame da latte come capre e pecore.

Latte da ogni specie animale
Anche se il termine 'latte' è diventato quasi sinonimo di latte vaccino, nel mondo viene consumato latte di molte altre specie. La pubblicazione copre la composizione del latte di altre specie come bufali, capre e pecore, e di specie che sono attualmente sottoutilizzate nella produzione lattiero-casearia, come renne, alci, lama, alpaca, asini, yak, cammelli e mithun.

Preoccupazioni di tipo ambientale e sanitario
La pubblicazione affronta anche problemi di tipo ambientale e sanitario che sono sorti negli ultimi anni intorno ai prodotti lattiero caseari.
"Molti dei problemi di salute sono sorti prevalentemente nei Paesi sviluppati e non sono legati specificatamente al consumo di prodotti caseari quanto all'eccessivo consumo di cibi ipercalorici in generale", ha fatto notare la Muehlhoff, sottolineando che esistono prove che suggeriscono che latte e latticini hanno un ruolo nel prevenire malattie non trasmissibili ma legate alla dieta come il diabete di tipo 2 e alcuni tumori.
L'intolleranza al lattosio, la cui frequenza varia ampiamente tra le popolazioni, può anche rappresentare un problema, sebbene la maggior parte delle persone può tollerare alcuni prodotti lattiero-caseari come yogurt e formaggi stagionati.
La pubblicazione sollecita nuove iniziative di collaborazione per affrontare gli effetti ambientali del settore lattiero-caseario, che rappresenta circa il 4 per cento di tutte le emissioni di gas serra causati dall'uomo, oltre ad aumentare la pressione sulla terra e sulle risorse idriche.

Per maggiori informazioni leggi l'approfondimento sul sito della Fao.

Milk and dairy products in human nutrition è disponibile anche come Fao e-book.