Anche questa settimana, gli unici prodotti a presentare variazioni delle quotazioni rispetto alla precedente quotazione sono stati il burro e il Parmigiano Reggiano.
Il famoso formaggio ha recuperato ulteriore terreno, portandosi a quota 8,23 €/kg, in crescita di quasi due punti rispetto alla settimana precedente.
Procede male, invece, il prezzo del burro: l’andamento negativo, che avevamo già registrato a partire dal mese di dicembre 2009, è continuato anche per tutto il mese di gennaio.
L’andamento negativo del prezzo del burro nazionale è in linea con quanto si è registrato anche sulle piazze internazionali in queste ultime settimane. L’ultima quotazione presso la piazza tedesca e quella olandese non registra variazioni, ma su base mensile il burro ha ceduto il 12% in Germania e il 6,8% in Olanda.
Sulla piazza polacca, invece, anche l’ultima rilevazione registra un andamento negativo (-2,1%). Negli Usa, per contro, il prezzo del burro registra un incremento dell’1,1% rispetto alla settimana scorsa, pur rimanendo a livelli inferiori rispetto a quattro settimane fa.
In merito alle materie prime per l’alimentazione animale si registra l’andamento al rialzo dei listini sulle piazza nazionali. L’orzo cresce del 3,8%, mentre il prezzo del mais sale del 4,2%. Sulle piazze internazionali, si osservano invece cali sia per le quotazioni europee che per il prezzo della soia sui future di Chicago. In aumento, in quest’ultima piazza, il prezzo del mais (+3%).
Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia (€ per 100 kg)
Fonte: principali Borse Merci
Prezzi di alcuni prodotti lattiero-caseari in Europa e nel mondo (€ per 100 kg)
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