"Ci sono sentimenti di devozione popolare che superano la sfida del tempo e continuano nei secoli. Per tutti noi allevatori celebrare la ricorrenza di Sant’Antonio, nostro patrono, è un modo per ricordare le origini e trovare rinnovate energie per andare avanti con orgoglio nel nostro mestiere".

Così Nino Andena, presidente dell’Associazione italiana allevatori (Aia) commenta la partecipazione degli oltre cinque mila allevatori convenuti a Roma con le loro famiglie presenti anche quest’anno in San Pietro in concomitanza con la festa di Sant’Antonio abate.

Per l’occasione è stata allestita davanti al colonnato del Bernini, in piazza Pio XII, una stalla in miniatura con più di 50 animali provenienti dalle fattorie italiane: dalle bovine Chianine alle Frisone, dalle Brune alle Limousine, e poi bufali, pecore, capre, polli e conigli, cavalli, asini e muli. La manifestazione è iniziata nella mattinata di sabato 16 gennaio con la mostra degli animali, a cui ha fatto seguito la messa celebrata nella Basilica di San Pietro dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, che è poi sceso in mezzo agli allevatori per la consueta benedizione.

Un momento al quale hanno partecipato anche centinaia di cittadini romani, che si sono dati appuntamento a San Pietro con i propri animali da compagnia per celebrare Sant’Antonio.

Nel tardo pomeriggio le iniziative sono poi proseguite con un concerto di musica sacra nella Basilica di San Vitale a Roma  con la Corale S. Cecilia di Biccari e l’Orchestra Ars Polimnia, promosso da Aia per ricordare l’impegno dell’Associazione nei Paesi in via di sviluppo per contribuire alla crescita della zootecnia in Africa.

La festa di Sant’Antonio si è poi conclusa domenica mattina 17 gennaio con un lancio di 4 mila palloncini durante l’Angelus del Papa, quando Benedetto XVI ha pronunciato parole di incoraggiamento per gli allevatori presenti in Piazza San Pietro: “Saluto con affetto i numerosi soci dell’Associazione italiana allevatori, venuti in occasione della memoria liturgica del loro Patrono, sant’Antonio Abate. Cari amici, esprimo apprezzamento per il vostro impegno in favore di uno sviluppo giusto, solidale e rispettoso dell’ambiente, ed auspico ogni bene per la vostra attività”.


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